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Lunedì, 29 Aprile 2024

Tabaccaia uccisa, Alfredo Traiano: "Sono schifato, siamo al punto di partenza"

A tre anni dall'omicidio Traiano, il barista ucciso durante un rapina nella sua attività, tutto torna a ripetersi. Per Alfredo, nipote di Francesco Traiano, tutto ciò è inconcepibile e disgustoso

Si dice schifato Alfredo Traiano, a tre anni dall'omicidio dello zio Francesco. Una vicenda che scosse le coscienze dei foggiani. Ma tutto si ripete.

Ventiquattro ore fa, con una dinamica molto simile, un'altra vittima di rapina ha perso la vita solo per essere andata a lavorare. In una città ormai nota all'intero Paese per la Quarta mafia, un altro fatto di sangue gravissimo fa la eco per l'Italia intera.

Eppure, sembrava che qualcosa potesse cambiare dopo l'uccisione del barista di via Dorso, ma "siamo al punto di partenza dice Alfredo Traiano - Sono schifato. È impossibile morire sul posto di lavoro, se una persona lavora onestamente perché deve essere ammazzata per pochi soldi?".

Come un disco rotto si ripetono le frasi di indignazione di 3 anni fa. Ogni volta si organizzano manifestazioni, interviste, slogan, ma poi tutto ritorna ad accadere, in una città che pare "assopita nel torpore della propria rassegnazione". 

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