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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Lucera

Bonus edilizi, presunta frode e maxi sequestro da oltre 1 miliardo: le precisazioni dei legali delle aziende lucerine sequestrate

Presunte fraudolente cessioni di crediti di imposta maturati nell’ambito di interventi edilizi in provincia di Foggia, le precisazioni degli avvocati Giacomo Grasso e Luigi Malda, difensori delle società lucerine Lag Power srl e Lag Management

Sul maxi sequestro da 1 miliardo e 250mila euro eseguito alla vigilia del Natale scorso dalla guardia di finanza su disposizione della procura di Roma in relazione a presunte fraudolente cessioni di crediti di imposta maturati nell’ambito di interventi edilizi in provincia di Foggia, gli avvocati Giacomo Grasso e Luigi Malda, quali difensori delle società lucerine Lag Power srl e Lag Management, precisano: “E’ facile in questi frangenti, soprattutto in considerazione dell’ammontare dell’importo della presunta frode cedere ad impulsi instabili e populisti, agevolati anche da interventi più o meno tecnici da parte di chi (proprio perché coinvolto) dovrebbe in questo momento rimanere in disparte, lasciando che sia la Procura, insieme ai legali officiati alla difesa, a fare piena luce” spiegano

Secondo i due legali, “le imprese ed il loro legale rappresentante Gianluca Luparelli, sono state coinvolte, loro malgrado, nella indagine penale per un episodio casuale e senza che alcun credito sia stato monetizzato, neppur in minima parte”.

Gli avvocati Grasso e Malda evidenziano che le due società “sono floride, vivissime e da sempre attive (trattandosi di imprese sane ed intonse da ogni tipo di pregiudizio), operative in ambito di costruzioni e realizzazione di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Le stesse società, al pari del loro legale rappresentante, non hanno altre pendenze tributarie o penali e sono in perfetta regola con gli obblighi previdenziali ed assistenziali”.

E ancora, aggiungono, “si tratta di aziende realmente operative, così come reali ed effettivi sono i lavori da cui sono maturati i crediti oggi al centro dell’attenzione della Procura di Foggia che, appare utile ricordare, si è trovata dinanzi ad una indagine già preparata e compiuta da parte dei colleghi di Roma. Sul punto, però, si confida totalmente sulla professionalità della guardia di finanza operante sul territorio e sulle indagini rigorose e lenticolari svolte dalla Procura di Foggia, assieme ai quali si procederà, con un confronto puntuale e costruttivo, per favorire la ricostruzione, passo per passo, di ogni attività delle aziende coinvolte, al fine di mettere luce (questo è il reale problema!) sopra una normativa nuova ed in continua evoluzione che, purtroppo, presta il fianco a frettolose e pure errate interpretazioni”.

Grasso e Malda concludono: “E forse era, ed è proprio questo che andava evitato sin dall’origine, inducendo i primi verificatori a condurre ad un più puntuale e costruttivo contraddittorio ben prima di assumere una decisione così grave, quale quella del sequestro di aziende sane, dal momento che è noto che provvedimenti di questa entità portano, molto più che spesso, al definitivo decesso delle aziende”.

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