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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Spostare i migranti dei ghetti nelle borgate di Foggia: il piano del Politecnico di Bari svelato da Report

200 milioni di euro dal Pnrr per il supermento dei ghetti. Le telecamere di Report sull'ex pista di Borgo Mezzanone, a Torretta Antonacci, nei comuni di Manfredonia, Stornara, Cerignola, San Severo e Carapelle. Non una immagine edificante della Provincia di Foggia

La questione del superamento dei ghetti di Capitanata e di centinia di milioni di euro a disposizione dei comuni per superarli, è stata affrontata nella puntata di Report andata in onda ieri sera.

In chiusura, Sigfrido Ranucci ha sintetizzato così il servizio dell'inviato Alberto Iovine. "Documenti regolari e saper far bene il ruolo di amministratori: sarebbero questi i segreti del successo di questi finanziamenti, 200 milioni di euro. Qui, invece, di rilascio di documenti non se ne parla proprio e poi in merito alla gestione dei finanziamenti abbiamo visto c'è chi ha incassato denunciando la presenza di braccianti che nessuno poi ha controllato. Poi c'è chi invece avrebbe avuto bisogno di incassare perché ha i braccianti, ma non si è reso contro che bastava compilare un modulo per ottenere i finanziamenti. Poi c'è il Comune di Manfredonia, 53 milioni di euro per il ghetto più grande d'Italia, ma lì il sindaco non si è affacciato mai nel ghetto per capire quali sono le reali esigenze; poi c'è invece chi ha gli uffici talmente competenti che è riuscito a incassare finanziamenti pur non avendo ghetti. Quello che è mancato sè un censimento serio della presenza dei braccianti".

Le telecamere di Report si sono spinte sull'ex pista di Borgo Mezzanone, dove vivono 4mila persone e per il cui superamento ci sono ben 54 milioni del Pnrr a disposizione del Comune di Manfredonia, soldi stanziati in base alla presenza dei lavoratori nel ghetto, ma che in gran parte sono senza documenti. "Il Pnrr potrebbe essere l'ultima possibilità" ha evidenziato Daniele Iacovelli, segretario generale della Flai Cgil Foggia.

Ora spetta al Comune di Manfredonia fare un piano di azione e rispettare i tempi, "altrimenti questa valanga di soldi si perde" sottolinea il giornalista di Report, al quale il sindaco di Manfredonia l'ing. Gianni Rotice, ha dichiarato di aver avvertito la Regione Puglia che non ce l'avrebbe fatta a rispettare le date, per le condizioni economiche in cui versa l'ente e per mancanza di personale adeguato e ridotto: In sostanza, servono tecnici e ingegneri per elaborare in tempi stretti progetti esecutivi. 

Sulla questione il vicepresidente Raffaele Piemontese ha fatto sapere che la Regione Puglia non è in grado di mettere a disposizione i tecnici regionali, perché, ha spiegato, "anche noi abbiamo bisogno di ulteriori ingegneri". Per questo motivo è stata chiesta una mano alle università, a partire dal Politecnico di Bari, "per fare in modo che possano dare un supporto ai comuni" ha aggiunto.

Il Politecnico di Bari, "a spese della Regione", ha individuato cinque borghi della provincia di Foggia dove spostare parte dei migranti: Borgo Cervaro, Borgo Giardinetto, Borgo Incoronata, Borgo Mezzanone e Borgo Segezia, isolati delle campagne e costruiti per la riforma agraria del 1930. Molti edifici pubblici sono inutilizzati e potrebbero, pertanto, ospitare i migranti.

"Ma prima sarebbe opportuno risolvere la questione dei documenti" evidenzia Bernardo Iovine. Per Pino Gesmundo della Cgil, bisogna superare il problema a monte della Bossi-Fini "e provare ad intervenire con la nuova normativa che intanto regolarizzi quelli che ci stanno".

Tuttavia, un passaggio della puntata è stato riservato all'interlocuzione tra il giornalista e il sindaco di Manfredonia, in cui Rotice ammette che probabilmente la soluzione migliore sarebbe quella di andare a parlare direttamente con gli abitanti del ghetto: "Con una cosa minima risolvi un problema grande, però questa cosa non me l'ha mai sottoposta nessuno".

"Il sindaco di Manfredonia con noi ha scoperto l'acqua calda, tuttavia lui è il sindaco di uno dei comuni soggetti attuatori per superare i ghetti e contrastare il caporalato", così come aveva deciso l'ex ministro del Lavoro Andrea Orlando, "perchè sono quelli che devono anche continuare un'attività che non si finirà con la realizzazione del progetto".

Le telecamere di Report si sono poi spostate a Torretta Antonacci, dove andranno 28 milioni di euro e dove vivono 2mila persone. Tuttavia ai migranti servono documenti e lavoro. "Il Comune di San Severo non riconosce il cedolino della Questura, che invece, è a tutti gli effetti un documento in attesa della consegna del permesso di soggiorno e con cui si può chiedere e ottenere l'iscrizione all'anagrafe" sottolinea Iovine "Proporremo al Ministero la creazione di tre siti residenziali a bassa intensità" ha spiegato il sindaco Francesco Miglio.

A partire dal Mattatoio, per il quale erano stati stanziati già altri 4 milioni.

Le telcamere di Report hanno raggiunto il Ghetto dei Bulgari di Stornara, dove in un incendio sono morti due bambini.

Il Comune si è trovato però fuori dai soldi del Pnrr: "Secondo me non era spiegato bene di che cosa si trattava" la motivazione del sindaco Roberto Nigro.

Non è stato quindi compilato il questionario inviato da Cittalia a tutti i comuni, ma cui lettera di accompagnamento c'era scritto chiaramente a cosa sarebbero serviti i 200 milioni.

Diversamente ha fatto il Comune di Carapelle, che ha indicato la presenza di dieci migranti nonostante non vi siano ghetti nel territorio. Il Ministero gli ha riconosciuto un finanziamento di oltre 1 milione di euro con il quale il Comune farà degli uffici informativi, un pulmino e dieci bici elettriche a disposizione dei braccianti per andare e tornare dal lavoro: "Chi ha risposto a quei questionari ha avuto i finanziamenti".

Cerignola ha dichiarato 500 migranti e per questo riceverà quasi 9 milioni di euro, "ma quando chiediamo al sindaco, con nostro stupore, ci dice di non saperne nulla e chiama l'assessore" spiega il giornalista di Report. Due i progetti, anche una ex caserma in centro che sarà adibita a centro servizi e alloggi per 60 persone

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