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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Decine di cinghiali sbucano sulla strada: automobilista evita tragedia, poi trova i suoi terreni distrutti

Le testimonianza di un automobilista e proprietario di terreni agricoli sulla strada delle Saline a Manfredonia

Sui social balza agli occhi lo sfogo di Antonio, due volte vittima della presenza indiscriminata dei cinghiali sul territorio della Capitanata: ha rischiato dapprima di essere coinvolto in un terribile incidente stradale, poi ha subito danni ingenti ai suoi terreni, provocati dall'azione degli ungulati. 

"Vivere di persona l'esperienza di impattare con la propria auto un cinghiale selvatico è una cosa che prima o poi sapevo mi sarebbe successa. Ancora una volta la statale per le Saline si dimostra pericolosissima per l'attraversamento di branchi di cinghiali. All'altezza dell'Oasi laguna del re, alle 7 meno un quarto del mattino, un gruppo di circa 30 cinghiali attraversa d'improvviso la strada. Una frenata istintiva e riflessi pronti hanno salvato me e chi procedeva dietro di me. Aver acceso le quattro frecce e lampeggiato ai guidatori che giungevano di fronte, finché il branco non attraversasse la strada, ha scongiurato il peggio"

Giunto presso i suoi terreni, altezza 'Lido la bussola', ha scoperto che un campo agricolo di quasi duemila metri seminato a cipolle, era stato completamente distrutto dai cinghiali.

"Ormai assistiamo alla presenza di mandrie di cinghiali che di giorno sono libere di scorrazzare nei nostri terreni coltivati. Per non contare i lupi che hanno mangiato tre dei miei cani e dell'attacco subìto da un cinghiale con i piccoli, mentre ero intendo nel coltivare la terra. Finora ho taciuto, ma ora basta".

Intanto, proseguono nella sede di Monte Sant'Angelo del Parco Nazionale del Gargano, le lezioni del corso che forma e abilita i selecontrollori, operatori idonei allo svolgimento delle attività di controllo e gestione della popolazione di cinghiali nel territorio dell’area protetta. Il corso rientra nelle azioni urgenti organizzate dall’Ente in linea con la normativa nazionale in materia di emergenza sanitaria per Peste Suina Africana, in applicazione del conseguente Piano Regionale di Interventi Urgenti finalizzato alla sua eradicazione.

La formazione di selecontrollori si aggiunge alle azioni messe in campo dall’Ente parco per contrastare in generale il grave fenomeno dei danni provocati dagli ungulati e, in particolar modo, dalla popolazione di cinghiali che, stimata in abnorme sovrannumero, genera negativi e gravi impatti sull’ecosistema locale determinando preoccupanti squilibri a carico della biodiversità del territorio. Invero, sono sempre più numerosi i casi di evidenti e ingenti danni al suolo, all’ambiente vegetale, e quelli in cui si osservano negative interferenze sul numero delle specie animali.

Tutto ciò, oltre a costituire un grave pericolo per la salute  la sicurezza delle comunità, mette in serio pericolo l’equilibrio dell’intero ecosistema del territorio e di una buona parte della sua economia – particolarmente ma non esclusivamente legata all’attività delle aziende del comparto agricolo – che, subendo significativi danni, operano nell’area protetta in condizioni di sempre maggiore difficoltà e criticità.

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