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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Pedopornografia a Foggia, genitori scoprono l'orrore sulla chat della figlia minore: beccati pedofili, "ti faccio da schiava per 30 euro"

Operazione della polizia postale di Bari e Foggia: eseguite 21 perquisizioni nei confronti di minori ed adulti per il reato di divulgazione di materiale pedopornografico. Tra i destinatari, anche un adolescente presunto ideatore del business

Un vero e proprio 'listino prezzi' dell'orrore. 'Pay to see' come il nome dell'operazione di polizia postale che ha individuato e smantellato una rete di pedopornografia, di utenti italiani, che su una piattaforma di messaggistica scambiava materiale pedopornografico realizzato anche da adolescenti e venduto online con un tariffario per ogni singola prestazione.
 
Questa mattina, gli investigatori della polizia postale di Bari e Foggia, coordinati dal Centro nazionale di Ccontrasto alla pedopornografia online e protezione dei minori del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, hanno eseguito 21 perquisizioni nei confronti di minori ed adulti per il reato di divulgazione di materiale pedopornografico.

Le perquisizioni sono state eseguite in 12 regioni sul territorio nazionale, nelle province di Bari, Foggia, Roma, Monza Brianza, Varese, Cremona, Siena, Agrigento, Palermo, Bologna, Fermo, Ascoli Piceno, Treviso, Chieti, Savona, Imperia e Torino. I provvedimenti sono stati emessi rispettivamente dalla procura ordinaria e quella presso il tribunale per i minorenni di Bari.

L’indagine è stata avviata a seguito della segnalazione dei genitori di un’adolescente che, insospettiti dall’intenso utilizzo di alcuni social network da parte della figlia, hanno notato sul suo telefono la presenza di una chat in cui inviava immagini sessualmente esplicite.

Nella circostanza i genitori si sono rivolti agli investigatori della polizia postale di Foggia, i quali, a seguito di accertamenti sul dispositivo telefonico della minore, hanno constatato la presenza di una chat su una nota piattaforma social, al cui interno si rinveniva una sorta di listino prezzi per prestazioni di carattere sessuale on line, con tariffe differenziate a seconda delle richieste: videochiamata 45 minuti, con omaggio 10 foto 1 video e 3 dediche per 40 euro; videochiamata di 1 ora e mezza per 50 euro; sexchat di 45 minuti "in cui faccio da schiava" per 30 euro; 10 foto dei piedini "con omaggio audio in cui dico porcate" per 10 euro; 10 foto a scelta + video masturbazione e "omaggio audio in cui dico porcate" per  20 euro.

L’attività d’indagine ha permesso di identificare gli utenti che avevano effettuato i pagamenti per le prestazioni richieste, consentendo l’emissione da parte della locale autorità giudiziaria dei 21 decreti. Tra i destinatari figura un amico dell’adolescente, anch’egli minorenne, presunto ideatore del business, il quale, utilizzando l’account della ragazza, in cambio di piccole somme di denaro, si sostituiva a lei chattando con diversi utenti, a cui prometteva l’invio di materiale di natura sessuale in cambio di corrispettivi in denaro.

Dall’attività svolta, che ha portato al sequestro di numerosi telefonini e computer, è emerso un quadro preoccupante sul crescente utilizzo distorto dello strumento informatico da parte di soggetti sempre più giovani, inconsapevoli della portata delle azioni compiute, fino a realizzare attività delittuose di allarmante gravità. Sono in corso, da parte degli esperti della polizia postale, approfondite analisi di tutti i supporti sequestrati al fine di acquisire le prove informatiche e verificare il coinvolgimento di altri soggetti, nonché l’ambito di diffusione del fenomeno.

La polizia postale  è attenta nel sensibilizzare sia minori che genitori per un responsabile uso di tutti gli strumenti informatici, sottolineando l’importanza di tempestive segnalazioni sia mediante il commissariato di polizia online (dove sono proposte per i genitori linee guida e suggerimenti utili a contenere i rischi presenti in rete) sia attraverso le sezioni ed i compartimenti della polizia postale presenti su tutto il territorio nazionale.

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