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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Ucciso sul litorale di Lesina con 6 colpi d'arma da fuoco: svolta nelle indagini, un arresto

L'indagato di San Severo arrestato dai carabinieri è accusato di concorso in omicidio

I Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un sanseverese classe 1980 accusato, in concorso con un soggetto non identificato, dell’omicidio di Cologno Maurizio, ucciso il 13 agosto 2022 davanti al cancello di un parcheggio in località Punta Pietre nere a Marina di Lesina con 6 colpi d’arma da fuoco.

Le indagini condotte dai Carabinieri sotto la direzione della Procura di Foggia, hanno consentito di raccogliere elementi indicativi della partecipazione dell’indagato al delitto quale autista di una Jeep Renegade di provenienza furtiva, di cui sono stati ricostruiti gli spostamenti il giorno dell’omicidio e che sarebbe stata utilizzata dagli autori per recarsi sul luogo del grave fatto di sangue.

Chi era Maurizio Cologno

Il cinquantaduenne sanseverese era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, porto abusivo di armi e reati in materia di sostanze stupefacenti. Il 2 marzo 2013, mentre era in regime di sorveglianza speciale, fu arrestato per violazione della misura di prevenzione, danneggiamento aggravato, minacce e violenza privata, dopo aver sfondato la porta della segreteria del comune di San Severo e minacciato assessori, impiegati e il capo di gabinetto.

Nel novembre del 2017 fu arrestato in seguito a un blitz degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine. Nell’abitazione di Cologno, all’epoca ai domiciliari, gli agenti notarono la presenza di alcuni apparecchi di videosorveglianza posti ad ogni angolo lungo il perimetro dell'edificio; le telecamere installate all’interno dell’abitazione trasmettevano in tempo reale le immagini su un monitor, acceso all'atto del controllo e situato nel salotto, per monitorare la presenza di persone all’esterno. All'interno dei locali, su un tavolino, fu rinvenuta una grossa busta in cellophane trasparente contenente sostanza simile alla marijuana.

Dalla successiva perquisizione furono rinvenuti 41 grammi di marijuana, un coltello a serramanico con evidenti tracce di sostanza stupefacente nella parte della lama e due sacchetti in cellophane trasparenti con ritagli circolari finalizzati al confezionamento delle singole dosi, occultati in locali adibiti a scantinato. 

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