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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Stavano costruendo in città con polizze ritenute false: sequestrati cantieri

Sequestrati cantieri di noti imprenditori foggiani. Coinvolti anche due broker e il responsabile della società inglese Vikay Financial service Ltd

Blitz nel settore delle costruzioni a Foggia. Guardia di Finanza e Procura della Repubblica bloccano la colata di cemento con la quale presumibilmente sarebbero stati costruiti appartamenti al posto di opere pubbliche. Nove le persone coinvolte, tra amministratori di società, promotori finanziari e pubblici ufficiali che, a vario titolo o in concorso tra di loro, sono ritenuti responsabili a vario titolo dei delitti di esercizio abusivo dell’attività finanziaria in Italia, truffa aggravata ai danni del Comune di Foggia, ricettazione ed abusivismo edilizio.

E’ quanto emerge dal filone d’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica in merito a un grosso caso di abusivismo finanziario che ha coinvolto il capo dell’ufficio tecnico comunale Francesco Paolo Affatato, gli imprenditori edili Massimo Zammarano, Giovanni Trisciuoglio, Michele Perrone, Pasquale Galano e Domenico De Luca, il responsabile della società inglese Vikay Financial service Ltd, il barese Felice De Gennaro e i due broker foggiani, Pierluigi Chieffi e Anna Maria Altamura.

L’attenzione degli investigatori si è concentrata sulle polizze fideiussorie presentate dalle società foggiane che dalla loro, in cambio delle concessioni, avrebbero dovuto garantire la realizzazione di importanti opere pubbliche destinate alla collettività.

I NOMI DEI CANTIERI SEQUESTRATI

Dalle indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria è emerso che la società di diritto inglese “VIKAY FINANCIAL SERVICE LTD” - che ha rilasciato le polizze fideiussorie a prezzi decisamente inferiori a quelli mediamente praticati sul mercato -  non è autorizzata a svolgere in Italia l’attività finanziaria in regime di libera prestazione di servizi, non essendo infatti iscritta nell’apposito albo della Banca d'Italia.

Quindi, secondo quanto emerso dalle indagini, i denunciati avrebbero ottenuto il permesso ad edificare in regime di deroga del Piano Regolatore Generale grazie a polizze fideiussorie di una società inglese che però si è scoperto non avere sede in Italia. Le polizze, del valore di 73 milioni di euro, servivano come garanzia per il Comune, che in questi casi rilascia il permesso a costruire immobili a patto che i costruttori si impegnino a realizzare delle opere pubbliche. Ma ad insospettire i finanzieri e la magistratura è bastata la stipula di queste polizze a prezzi inferiori rispetto alla media di quelli praticati sul mercato e il capitale sociale della Vikay.

Le operazioni sono state coordinate dal sostituto procuratore foggiano, Antonio Laronga. I cantieri posti sotto sequestro sono quattro e riguardano immobili e terreni estesi su oltre 700mila mq per un valore di 200 milioni di euro

 

 

 

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