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Cronaca

Foggia piange Colby, il migrante di mille battaglie promotore della multiculturalità

Domenico Rizzi: “Noi tutti, insieme ai nostri fratelli stranieri che vivono nella nostra città, abbiamo oggi perso un punto di riferimento ed un amico. Grazie per quello che hai fatto”

Si è spento a soli 48 anni Colby, uno dei primi migranti africani che riuscirono nel difficile intento di integrarsi positivamente in Capitanata, attraverso un lavoro regolare, impegnandosi e partecipando costantemente ed attivamente alle attività sociali. Sposato con una donna italiana, dalla quale ha avuto due figli, l’ivoriano Lassina Coulibaly, - per il presidente provinciale Domenico Rizzi “era un fratello, strenuo promotore dei diritti dell’uguaglianza, difensore e rappresentante storico dei valori di quella ‘multiculturalità’ che la nostra città ha conosciuto, forse, in leggero ritardo rispetto al resto d’Italia e che, anche grazie a lui, rappresentano – per tutti  – un patrimonio culturale e umano di cui andare fieri”.

“Come non dimenticare quando, nel primi anni del 2000, Colby e l’Arci, insieme ad un altro nostro grande amico che non c’è più – Vittorio D’Anzieri – recavano ai migranti di Rignano generi di conforto e, soprattutto, parole fraterne e capacità di comprensione e di ascolto?  E’ stata una malattia a portarci via Colby ancora così giovane. Ci stringiamo con tutto l’affetto possibile a sua moglie ed ai sue due figli adolescenti e lo ringraziamo ancora per aver condiviso con noi – con sacrificio e spirito di giustizia – innumerevoli battaglie per cercare di migliorare le disumane condizioni di sopravvivenza di tanti suoi fratelli africani. Noi tutti, insieme ai nostri fratelli stranieri che vivono nella nostra città, abbiamo oggi perso un punto di riferimento ed un amico. Grazie per quello che hai fatto, Colby” conclude Rizzi. 

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