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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Morte Camilla Di Pumpo, giudizio abbreviato per Cannone. L'avv. Sodrio: "Concorso di colpa guidatori"

Secondo Sodrio vi sarebbe un profilo di colpa concorsuale dei due guidatori. Il legale del principale imputato elenca i motivi che avrebbero determinato la morte di Camilla Di Pumpo

Michele Sodrio, avvocato del principale imputato del processo per la morte di Camilla Di Pumpo, il 22enne di Carapelle Francesco Cannone, procedimento per il quale questa mattina si è celebrata l'udienza preliminare davanti al Gip Sicuranza, ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato per il suo assistito.

Dibattimento per il padre di Cannone e per gli altri due imputati, gli amici di Francesco che erano con lui in auto al momento dell'incidente. Il legale di Cannone ha reso noto attraverso una nota stampa di aver depositato, nei giorni scorsi, una relazione scritta dal consulente di parte, l'ing. Cuomo, che ha così riassunto:

"In generale, effettuando questa unica modifica nel modello di calcolo del Ctpc si perviene ad una velocità di marcia dell’Audi stimabile tra 66 e 73 km/h cui corrisponde, impiegando il software di simulazione Pc Crash, una velocità di percorrenza della Fiat Panda nell’ordine di 35 km/h".

Secondo Sodrio vi sarebbe un profilo di colpa concorsuale dei due guidatori.

Lo studio, avrebbe fatto emergere, sempre secondo il legale difensore di Francesco Cannone, la presenza di ulteriori elementi che hanno determinato il sinistro, che a suo dire si sarebbero rivelati determinanti nella generazione delle lesioni che hanno portato al decesso della conducente. Ci si riferisce, in particolare, ai seguenti tre elementi: mancato utilizzo della cintura di sicurezza, sosta irregolare della Toyota Aygo contro la quale la autovettura Panda ha impattato dopo la prima collisione con la Audi; presenza di stalli di sosta in linea non conformi all’interno della intersezione a raso.

Il pm d'udienza Lapalorcia ha quindi chiesto termine "per approfondire con ulteriori indagini i temi posti dalla difesa", termine concesso dal giudice nella misura di due mesi, entro i quali dovranno essere svolte queste indagini suppletive. "Insisteremo con la Procura, affinchè siano accertate le sicure responsabilità del dirigente comunale che firmò la delibera di installazione dei parcheggi ad 1 metro dall'incrocio e sul conducente della Toyota Aigo, che era parcheggiata in totale divieto di sosta. Circostanze che hanno avuto un effetto determinante sul decesso di Camilla Di Pumpo. Ammesso che via sia stata colpa da parte di Francesco Cannone, se il parcheggio fosse stato ad una distanza regolare, prevista dal codice della strada, e la Toyota non fosse stata lasciata in una posizione assurda, oggi Camilla Di Pumpo sarebbe viva. Queste circostanze non si devono e non si possono trascurare".

Il 18 dicembre il Gup deciderà anche sul rinvio a giudizio degli altri tre imputati.

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