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Sabato, 27 Aprile 2024
Incidenti stradali

Giovane foggiano morto in un incidente: 32enne rinviata a giudizio andava a 118 km/h con il limite di 60 km/h

La 32enne alla guida della Dacia Sandero che al bivio di San Matteo sulla Statale 272 tra San Severo e San Marco in Lamis ha travolto l'auto di Andrea Pileo, è stata rinviata a giudizio

La trentaduenne di San Severo è stata rinviata a giudizio per la morte di Andrea Pileo, il 28enne di Foggia deceduto al bivio di San Matteo sulla Statale 272 che collega San Severo a San Marco in Lamis, che provocò il ferimento di altre quattro persone. Lo deciso dal giudice del Tribunale di Foggia, Dello Iacovo, questa mattina al termine dell’udienza preliminare.

Il papà della vittima si è affidato a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali mortali con sede anche a San Severo, che, tramite i propri legali fiduciari, ha già avviato una causa civile.

La mattina dell’8 settembre 2022, verso le 7, Andrea Pileo è rimasto vittima del gravissimo sinistro mentre era alla guida della sua Fiat Punto sulla Sp 27 direzione Apricena, al suo primo giorno di lavoro.

All’incrocio con la Statale 272, Andrea Pileo, mentre attraversava il 'Bivio di San Matteo', fu travolto da un'auto che percorreva la Statale 272: "Si è visto piombare addosso a tutta velocità la Dacia Sandero, che, accorgendosi all’ultimo della presenza della Punto, ha tentato disperatamente di evitare lo scontro deviando verso sinistra, ma non ci riesce. Il lato guidatore della Punto viene completamente sfondato dal muso della Dacia, la carrozzeria si accartoccia su sé stessa avvolgendo il corpo di Andrea, per lui purtroppo non c’è scampo e muore durante il trasporto in ospedale per le gravissime lesioni riportate" si legge nella nota stampa dell'agenzia che si occupa di risarcimento danni.

L’ing. Francesco Paolo Padalino, consulente tecnico incaricato dal Pm per far luce sulla dinamica del sinistro, ha stimato che la Dacia procedesse ad una velocità di circa 118 km/h in un tratto di strada dove vige il limite di 60 km/h, ben quasi 60 km/h sopra il limite consentito. “Il consulente tecnico nella sua perizia evidenzia che se avesse condotto il proprio veicolo ad un’andatura prudenziale e, in ogni caso, rispettosa del limite di 60 km/h, non si sarebbe verificata alcuna interferenza tra i due veicoli" spiegano Gianni Di Marcoberardino e Andrea Monaco, responsabili della sede Giesse di San Severo. "La Fiat Punto si sarebbe trovata 5,63 metri più avanti rispetto alla posizione in cui si è trovata al momento del fortissimo impatto, con la conseguenza che non sarebbe stata più urtata dalla Dacia".

Il padre di Pileo ha dichiarato: “Quel maledetto incrocio è pericolosissimo. Sulla Statale 272 le auto non rispettano i limiti di velocità e tante persone hanno già perso la vita. Questa volta è successo al mio Andrea, ma la prossima? Nessuno potrà più restituirmi il figlio che ho perso al quale ero immensamente legato, ma voglio lanciare un appello alle istituzioni affinché intervengano per migliorare la sicurezza di quel tratto di strada, affinché non ci siano altre vittime. A tutti i giovani che si mettono al volante vorrei, invece, dire che la vita è una sola e viaggiare a 60 chilometri orari sopra il limite consentito è un atto irresponsabile per la vita altrui, oltre che per la propria. I tre passeggeri della Dacia, oltre che la conducente responsabile, hanno rischiato anch’essi la vita, solo che a loro è andata meglio che ad Andrea”.

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