rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il 'Modello Foggia' contro la mafia funziona. Giannella (DDA): "Ci sono nuovi collaboratori di giustizia, la pressione sulla criminalità è fortissima"

Il punto del procuratore aggiunto alla DDA, Francesco Giannella: "Il lavoro che stiamo facendo sta dando prova di efficienza e sta portando risultati eccezionali". Sulla richiesta di una sede distaccata della Corte d'Appello si dice contrario: "Sconvolgere questo assetto organizzativo lo trovo fuori luogo”

"Il lavoro che stiamo facendo sul territorio, coordinandoci benissimo con la procura di Foggia, sta dando prova di efficienza e sta portando risultati eccezionali. Sconvolgere questo assetto organizzativo lo trovo fuori luogo”.

Sull’opportunità di attivare una sede distaccata della Corte d’Appello nel Foggiano, Francesco Giannella, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, è fermo sulle sue posizioni: “Continuo ad essere contrario, però non è un tema che spetta a noi magistrati, ma alla politica”, aggiunge il procuratore ospite dell’incontro di studi ‘Parliamo di (anti)mafia’, organizzato dalla sottosezione dell'Associazione Nazionale Magistrati di Foggia, dal Presidio di Libera, dall’Università di Foggia e dall’Associazione Dottorandi Italiani di Foggia (qui il programma).

La necessità di una sede distaccata della Corte d’Appello nel Foggiano, da allocare in quello che fu il Tribunale di Lucera, è tornata prepotentemente in primo piano nelle ultime settimane, sostenuta dai sindaci di Lucera e San Severo, Giuseppe Pitta e Francesco Miglio. Sulla penuria dei presidi giudiziari nel Foggiano, invece, si è sempre battuto il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, evidenziando in più occasioni la situazione emergenziale venutasi a creare dopo che la 'scure' della geografia giudiziaria si è abbattuta sul territorio.

Giannella, invece, resta fermo sul punto, anche a rischio di sembrare impopolare. Già in passato, infatti, aveva espresso perplessità sull’operazione. “La prova che ci sono nuovi collaboratori di giustizia, e anche di alto livello, è la dimostrazione che la pressione che l’autorità giudiziaria e le forze di polizia stanno mettendo sulla criminalità organizzata è fortissima e continua. Solo con questa pressione possiamo ottenere risultati importanti, come quello della collaborazione, che poi innesca ulteriori approfondimenti e risultati. Questa è la prova che il modello funziona. E non vedo la ragione di modificarlo”, aggiunge.

Nel suo intervento, dal tema ‘Origini e caratteri delle mafie foggiane’, Giannella ha ripercorso la storia delle mafie nel settentrione della Puglia, sottolineando come oggi più che mai “la lotta alla criminalità organizzata è una lotta di cultura, una lotta sociale che deve passare attraverso maggiori consapevolezze del ruolo di ciascuno all’interno della comunità cittadinanza, del ruolo del cittadino e non del suddito, della partecipazione consapevole”. L’incontro segue quello tenuto lo scorso 29 settembre, alla presenza del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e del presidente di Libera, don Luigi Ciotti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il 'Modello Foggia' contro la mafia funziona. Giannella (DDA): "Ci sono nuovi collaboratori di giustizia, la pressione sulla criminalità è fortissima"

FoggiaToday è in caricamento