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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Intercettazioni D'Alba, nuova querela degli ex poliziotti Sanna e Ammirati: "Andiamo avanti"

I poliziotti, ora in pensione, hanno denunciato il quotidiano L'Attacco per i continui articoli sul presunto 'taroccamento' di una intercettazione a carico dell'imprenditore Michele D'Alba, sulla quale fonda l'interdittiva antimafia per la cooperativa 'Tre Fiammelle', della quale D'Alba è presidente e dominus

Una nuova denuncia-querela per diffamazione è stata depositata, lo scorso 27 dicembre, dai poliziotti Silvano Ammirati e Angelo Sanna (entrambi in pensione dopo anni di servizio presso la squadra mobile di Foggia) contro il quotidiano 'L'Attacco' di Foggia, nelle persone del direttore responsabile Piero Paciello e due giornalisti della redazione. 

Al centro della vicenda, vi sarebbe quella che viene definita "una campagna diffamatoria" verso i due querelanti, relativo al presunto 'taroccamento' da parte della polizia di una intercettazione ambientale del febbraio 2018, a carico dell'imprenditore Michele D'Alba e di due suoi familiari, poi posta a base, insieme a diversi altri elementi, dell'interdittiva antimafia che ha colpito la cooperativa 'Tre Fiammelle', della quale D'Alba è presidente e dominus. 

"Ebbene, dopo oltre cinque mesi dalle prime querele, e numerose integrazioni successive, che abbiamo depositato tutte le volte che è uscito un nuovo articolo o un nuovo video commento da parte del direttore de L'Attacco, tutti di contenuto gravemente diffamatorio contro il commissario Ammirati e il vice commissario Sanna, non vi è stata una sola iniziativa della Procura nei confronti di quello che abbiamo definito un 'diffamatore seriale', definizione che ribadisco tranquillamente", spiega l'avvocato Michele Sodrio, che rappresenta e difende entrambi i poliziotti in quiescenza.

"Ho motivo di credere che la Procura, per una sorta di eccesso di zelo, abbia disposto una verifica sull'autenticità della intercettazione ambientale riguardante D'alba e alcuni suoi parenti. Siamo ovviamente certi che questa 'verifica' non abbia potuto fare altro che confermare la genuinità e autenticità di quell'audio, che peraltro non è stato trascritto dai miei clienti, ma da altro personale di polizia giudiziaria. Intanto l'opera di diffamazione continua impunita, dove addirittura con un ultimo articolo di qualche giorno fa, oggetto anche questo di nostra querela, si è affermato che vi sia stato in Questura un radicale cambiamento dei vertici investigativi, quale conseguenza della cosiddetta 'campagna giornalistica' di Paciello. Falso e tendenzioso".

"Come è noto - aggiunge il legale - il commissario Ammirati e il vice commissario Sanna sono andati recentemente in pensione, per raggiunti limiti di età, dopo decenni di servizio in quella che molto enfaticamente è stata definita la 'Squadra Stato'. Quella stessa squadra che sembra avere pesanti remore, nel perseguire chi infanga e offende due dei suoi più autorevoli servitori. Nonostante questo assordante silenzio, noi continueremo la nostra battaglia a difesa della onorabilità e della onestà dei miei clienti, perché anche il giornalismo più aggressivo e più critico nei confronti delle istituzioni, elemento fondamentale e imprescindibile di ogni sistema democratico, non può avere alcuna patente di impunità di fronte a comportamenti criminali", conclude.

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