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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Non solo sovraffollamento e personale carente: ecco gli altri problemi del carcere di Foggia

L'analisi al termine della visita del segretario generale della CGIL-FP Polizia Penitenziaria

Dopo l’ispezione del segretario generale del Sappe Donato Capace, in carcere a Foggia è arrivata una delegazione CGIL-FP Polizia penitenziaria. A far visita alla struttura di via delle casermette è stato il segretario generale Angelo Ricucci che ha verificato con mano la situazione. Questi i numeri.

A fronte di una capienza massima di 364 posti, ad oggi il penitenziario foggiano ospita 600 detenuti, ovvero il 164,84% in più del previsto. Dati che lo collocano al primo posto – per quanto riguarda il sovraffollamento – in tutta la regione. Seguono Brindisi (che però deve fare i conti con una sezione chiusa per ristrutturazione), Taranto e il ‘Rucci’ di Bari. Il carcere di San Severo, invece, è sesto con 86 detenuti per 61 posti disponibili (+140,98%). La visita ha inoltre messo in evidenza “criticità organizzative strutturali e strumentali” del settore infermeria e che “saranno portate all’attenzione dei vertici ASL”.

E non va meglio per quanto riguarda l’organico, da sempre nota dolente un po’ ovunque addirittura sull’intero territorio nazionale: l’organico di polizia penitenziaria previsto è di 261 unità a fronte delle 252 realmente in forza (che scendono a 236 a presente) che operano in condizioni di lavoro durissime “che impongono turni estenuanti fino a 12 ore ed oltre, con seri timori espressi dalla direzione di non poter concedere nel periodo estivo nemmeno un breve periodo di ferie”.

Sul piano dell’organizzazione del lavoro e dei turni, seppur permangono problemi di formulazione e gestione del servizio del personale – fanno sapere dalla CGIL – riteniamo che sia urgente ed indifferibile un incremento straordinario di personale di almeno 30 unità che colmi la carenza tra organico previsto e presente, oltre ad un successivo incremento di ulteriori 40 unità alla luce di una promessa di rideterminazione degli organici della regione decurtati nel 2017 del 28%”.

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