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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Catturato il cerignolano Vincenzo Fratepietro: era tra i latitanti più pericolosi per il Ministero dell'Interno

I carabinieri del Comando provinciale di Foggia, coordinati dalla Dda di Bari, hanno stretto il cerchio attorno al 55enne di Cerignola, sfuggito agli arresti nelle operazioni 'Cocktail' e 'Game Over'

Le ricerche di Vincenzo Fratepietro, 55enne di Cerignola, latitante da circa un anno, hanno avuto una accelerazione nelle ultime settimane, quando il cerchio si è stretto nella città di Carovigno, in Puglia.

E’ qui che i militari dell’Arma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno iniziato a seguire le tracce dell’uomo - inserito nell'elenco dei latitanti pericolosi del Ministero dell'Interno, ricercato dal marzo scorso - rintracciato in un appartamento della zona, dopo aver monitorato e ripreso i suoi spostamenti e i luoghi di frequentazione (tra questi anche un circolo privato che, si ritiene, possa essere stato sporadicamente frequentato nell'ultimo periodo).

Fratepietro, meglio noto come ‘Enzo Cerottino’ è stato catturato nella serata di ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia. L’arresto si è svolto senza sbavature né resistenza da parte dell’uomo, ricercato per essersi sottratto alle ordinanze di custodia cautelare in carcere di cui era stato destinatario per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell'ambito delle operazioni ‘Cocktail’, eseguita il 16 marzo scorso, a carico di 24 persone, e ‘Game Over’, che lo scorso 24 luglio ha raggiunto 82 persone.

In entrambe le investigazioni sarebbe emerso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il  ruolo di stabile fornitore garantito nei confronti di articolate associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti da parte del 55enne, che nell’operazione ‘Game Over’, per la quale gli è stata contestata l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, è stato individuato quale “grossista e stabile fornitore” di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente in favore della Società Foggiana. Per lo stesso reato, aggravato dall’agevolazione mafiosa, Fratepietro è stato condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione ‘Nemesi’ della Dda di Bari, essendo accusato di aver stabilmente fornito di sostanza stupefacente il clan D’Abramo – Sforza di Altamura.

Il latitante, rintracciato nel corso di un prolungato servizio di osservazione nei pressi dell'appartamento presso cui si nascondeva a Carovigno grazie ad articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi. Le indagini procedono al fine di identificare la rete di fiancheggiatori che ne abbiano agevolato la latitanza.

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