rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Arrestati imprenditore e caporale nel Foggiano: disposto il controllo giudiziario su 6 aziende agricole

Cinque soggetti sono ritenuti responsabili dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il blitz nelle aziende agricole di Cerignola, Trinitapoli e Orta Nova

Alle prime luci dell'alba i Carabinieri della compagnia di Cerignola e del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno eseguito una misura cautelare a carico di cinque soggetti, che allo stato delle indagini preliminari sono ritenuti responsabili dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

L’attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, cominciata nell'estate 2021, è durata circa quattro mesi ed ha interessato i comuni di Cerignola, Orta Nova e Trinitapoli. E' partita dopo un controllo del personale di Cerignola e dagli specialisti dell’Arma dell’Ispettorato del Lavoro - con l’ausilio dell'Itl di Foggia e di interpreti Oim e nell’ambito del noto programma interistituzionale 'Su.Pre.Me' - eseguito in un campo coltivato a pomodoro in agro di Cerignola, riconducibile ad un’azienda agricola con sede legale a Trinitapoli, nel corso del quale erano stati identificati nove braccianti agricoli di etnia africana che stavano rimuovendo le erbe infestanti.

Le articolate investigazioni consistite in attività ispettiva, di osservazione ma anche con l’ausilio delle intercettazioni, hanno poi consentito di accertare che i terreni agricoli coltivati dalle aziende riconducibili agli indagati costituivano il “teatro” di un’attività delinquenziale dedita all’utilizzo di manodopera bracciantile in condizioni di sfruttamento, reclutata dal caporale.

I lavoratori venivano impiegati senza che gli venissero forniti i dispositivi per la prevenzione degli infortuni quali guanti, scarpe e abbigliamento, senza un’adeguata formazione e senza neanche aver predisposto il documento di valutazione dei rischi. Venivano retribuiti con la somma di euro 5 all'ora, a fronte di una giornata lavorativa di otto, e non veniva loro riconosciuta la retribuzione per il lavoro straordinario o concesse pause.

Il caporale - che si occupava del trasporto e del controllo sui campi per conto del datore di lavoro/imprenditore - faceva leva sul loro stato di bisogno derivante dalle condizioni di vita precarie e della circostanza che essi dimoravano in abitazioni fatiscenti. Li accompagnava su mezzi fatiscenti previo pagamento di 5 euro, sottoponendoli ad controllo serrato sui campi, conteggiando le ore di lavoro prestate, controllando la qualità e se i braccianti non lavoravano bene, li richiamava all'ordine.

I datori di  lavoro, quando volevano risparmiare il costo dell’intermediazione, sempre secondo le contestazioni preliminari degli inquirenti, predisponevano altresì presso la sede della propria azienda dei container, in condizioni igienico-sanitarie precarie e privi di qualsiasi tipo di servizi.  

A seguito degli elementi raccolti dagli investigatori dell’Arma, l’A.G. di Foggia, condividendo il quadro gravemente indiziario raccolto, ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale del capoluogo le misure cautelari personali, ma anche il controllo giudiziario di sei aziende agricole riconducibili agli indagati, le cui sedi legali insistono nei comuni di Cerignola, Orta Nova e Trinitapoli. 

Per il “caporale” si sono quindi aperte le porte del carcere di Foggia, mentre per il principale datore di lavoro, che è di Trinitapoli, è stato disposta la misura custodiale degli arresti domiciliari. Per gli  altri tre datori di lavoro, residenti tra Cerignola e Orta Nova, infine, l’A.G. di Foggia ha disposto l’obbligo di dimora.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestati imprenditore e caporale nel Foggiano: disposto il controllo giudiziario su 6 aziende agricole

FoggiaToday è in caricamento