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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Vieste

Scoperto spaccio 'aereo' a Vieste, denaro calato dall'alto e droga nelle canaline: 12 indagati

E' quanto scoperto dai carabinieri a Vieste. Per il fatto sette persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare. Lo stupefacente arrivava dalle piazze di spaccio di Cerignola

Gli assuntori depositavano il denaro in cestini calati dall’alto, per poi ricevere lo stupefacente fatto scivolare dai terrazzi di Vieste, attraverso un ingegnoso sistema di canaline.

E’ quanto scoperto dai carabinieri delle Compagnie di Cerignola e Manfredonia, che per il fatto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di dodici indagati, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di traffico, detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.

Di questi, Umberto Sforza classe 1964, e Franco Raduano classe 1983 (cugino del boss 'Pallone'), Danilo Notarangelo classe 1990 e Luciano Gentile classe 1993 sono finiti in carcere. Altri tre - Stefano Langi classe 1994, Antonio Ruggeri classe 1967 e Alessandro Sammartino classe 1974 ai domiciliari con l'adozione del braccialetto elettronico. Misure coercitive del divieto di dimora in tutta la provincia di Foggia per Raffaella Olivieri e Filomena Cariglia, rispettivamente classe 1967 e 1992.

L’attività investigativa è partita a seguito alla deflagrazione, avvenuta a Vieste il 7 gennaio 2022, di un ordigno artigianale che aveva danneggiato il portone di ingresso dell’abitazione di un noto pregiudicato del luogo: le investigazioni hanno consentito di accertare, tra gennaio e luglio di quell’anno, un florido traffico di sostanza stupefacente approvvigionata presso fornitori di Cerignola e venduta al dettaglio a Vieste.

Qui i carabinieri avrebbero censito numerosissimi episodi di spaccio (documentandone più di 5.000, circa 50/60 al giorno), per lo più avvenuti presso un’abitazione ubicata in quel centro storico, sorvegliata mediante un impianto di video-sorveglianza.

Gli inquirenti avrebbero ricostruito gli espedienti utilizzati durante le consegne agli assuntori, che dopo aver depositato il denaro in un cestino calato dall’alto, ricevevano lo stupefacente, per lo più di cocaina, attraverso un ingegnoso sistema di canaline, grazie alle quali le dosi dal terrazzo del fabbricato venivano recapitate al piano strada.

I carabinieri hanno stimato che nei cinque mesi di indagine lo spaccio al dettaglio avrebbe fruttato agli indagati guadagni per circa 25.000/30.000 euro mensili. Nel periodo di indagine, i militari hanno arrestato 6 persone in flagranza di reato per detenzione illecita finalizzata alla vendita di sostanza stupefacente, ne hanno denunciata una per lo stesso reato e hanno segnalato alla Prefettura di Foggia 17 assuntori. Sono stati, inoltre, sequestrati complessivamente circa 1,3 kg di sostanza stupefacente (hashish, cocaina e marijuana) e circa 2.400 euro in contanti, considerati provento dell’attività di spaccio.

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