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Cronaca Manfredonia

Eludono un controllo, poi tentano di speronare l'auto dei Carabinieri: in manette tre pregiudicati foggiani

E’ finita male la notte brava di tre foggiani in quel di Manfredonia. In manette Ciriaco De Stefano, Antonio Frascolla e Pasquale Bellapianta. I tre sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale

I carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile sipontino, hanno tratto in arresto i ventisettenni Ciriaco De Stefano e Antonio Riccardo Augusto Frascolla e il ventitreenne Pasquale Bellapianta, tutti e tre pregiudicati foggiani. L’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale.

Auto elude posto di blocco, scatta l'inseguimento dei carabinieri

I fatti risalgono alle 4.30 del 6 agosto quando una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile del NORM ha intimato l’alt al conducente di una Mercedes nera, che però. approfittando della confusione, è fuggito a forte velocità per le vie del centro. I militari dell'Arma hanno notato immediatamente un particolare, è cioè che l'autovettura era priva di targhe. Risaliti sulla vettura di servizio, si sono lanciati all'inseguimento dell'auto, riuscendo poco dopo ad intercettarla e, almeno nelle intenzioni, bloccarla. L'auto in fuga ha però “puntato” la vettura di servizio tentando di speronarla e buttarla fuori strada. Con una manovra il conducente in divisa è riuscito a evitare il peggio finendo sul marciapiede.

De Stefano al 112: "Mi hanno rubato l'auto, l'ho ritrovata"

Mentre erano in corso le immediate e successive ricerche del veicolo, giungeva al 112 una telefonata il cui interlocutore, Ciriaco De Stefano, denunciava il furto della propria auto (una Mercedes Nera) lasciata accesa sebbene avesse le chiavi con sé. Recatisi a Siponto, i militari dell'Arma ricevevano una nuova chiamata sempre da De Stefano che dichiarava di aver ritrovato il veicolo lungo la Statale 89 all’altezza del cavalcavia in uscita da Manfredonia, direzione Foggia.

I carabinieri non ci cascano e lo riconoscono

All'arrivo dei carabinieri l'auto era senza targhe e ferma sul ciglio della strada con una ruota forata. Gli uomini del 112 hanno riconosciuto in De Stefano, il conducente del veicolo che aveva forzato il posto di controllo e tentato di speronare l’auto di servizio. Il 27enne, in compagnia di Frascolla e Bellapianta, ha mostrato ai militari le chiavi dell’auto, che secondo quanto da lui raccontato, gli era stata rubata. Ma il racconto, che evidenziava più di un’incongruenza (anche in considerazione del sistema che non consente all’autovettura di allontanarsi dalla chiave per distanze considerevoli), non ha convinto i carabinieri, insospettiti ulteriormente dal crescente nervosismo dei tre generato dall’invito dei militari a recarsi presso gli uffici del Comando Compagnia Carabinieri di Manfredonia per tutti gli ulteriori e necessari accertamenti del caso. 

La colluttazione con i carabinieri e l'arresto

In seguito all’arrivo di un altro equipaggio in supporto, i tre ragazzi sono stati invitati a seguire i militari e, in particolare, a De Stefano è stato chiesto anche il consenso a sottoporsi all’accertamento etilometrico. Richiesta che li ha mandati in escandescenza. Il guidatore -  invitato a seguire i carabinieri in caserma per gli accertamenti (anche in funzione del probabile simulato furto della vettura in argomento e oltre al fatto che fosse privo di patente di guida) ha iniziato a strattonare il militare con l’ausilio dei due amici. Ne è nato un parapiglia generale, i tre sono stati definitivamente bloccati e condotti in caserma. A seguito della colluttazione un militare ha riportato anche delle contusioni alla mano sinistra. Condotti in ufficio, non prima che De Stefano andasse di nuovo su tutte le furie, i tre sono stati dichiarati in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Per De Stefano è scattata anche la denuncia per simulazione di reato, guida senza patente e rifiuto di sottoporsi all’accertamento etilometrico e sull’uso di sostanze stupefacenti. Gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive residenze in attesa di giudizio.

foggiani arrestati a manfredonia-2

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