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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Criminalità a San Severo: annullata aggravante del metodo mafioso a uno degli indagati

Morris Miki Bonaventura è indagato insieme ad altri nel procedimento penale della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari in seguito ai noti fatti di sangue avvenuti a San Severo nell’estate 2020

Venerdì 16 novembre i giudici della prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della difesa di Morris Bonaventura, hanno annullato, senza rinvio, la decisione del Tribunale delle Libertà di Bari del 25 maggio scorso, che in sede di appello proposto dal Pubblico Ministero, aveva riconosciuto l'aggravante del metodo mafioso per il reato di porto di armi contestato al ragazzo circa un episodio accaduto la sera del 18 febbraio 2022 presso il locale discoteca Morrison di San Severo, aggravante che era stata originariamente esclusa dal Gip distrettuale in sede di applicazione di misura cautelare.

Morris Miki Bonaventura è indagato insieme ad altri nel procedimento penale della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari in seguito ai noti fatti di sangue avvenuti a San Severo nell’estate 2020, vale a dire la guerra tra clan sfociata negli omicidi di Matteo Anastasio e di Luigi Ermanno Bonaventura (leggi qui).

La Suprema Corte, con riferimento alla posizione di Morris Miki Bonaventura - ultimo dei coimputati ristretto in carcere - ha ritenuto non ricorrente l’aggravante del metodo mafioso per i fatti contestatigli. Dopo la pronuncia della Cassazione l’interessato è tornato in libertà poiché, stante la minor gravità del fatto, ormai risultano decorsi i termini massimi di custodia cautelare

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