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Sunday Morning

Sunday Morning

A cura di Michele Fiscarelli

Nemico pubblico

Dal blog ‘Sunday Morning’ di Michele Fiscarelli

Finalmente una buona notizia! L'onere del servizio necroscopico non graverà sulla collettività. Per Godwin Eboigde infatti l'appuntamento con la morte è rinviato. L'uomo nero è tornato! Al mendicante di origini nigeriane che - per negligenza piuttosto che per inettitudine - aveva stabilito il proprio domicilio nei pressi del mercato Rosati bisogna quantomeno riconoscere il merito di non aver drenato risorse finanziarie al Comune, considerato che il servizio funebre per gli indigenti è annoverato tra le prestazioni istituzionali da erogare gratuitamente per garantire igiene e sanità pubblica. Non metto in dubbio che l'imprudenza gli abbia giocato un brutto scherzo. Ognuno è artefice del proprio destino. Ovvio pertanto che un paio di fendenti rientri tra i rischi del mestiere!

Penserete che stia dando di matto! Nel mondo reale infatti la vicenda desterebbe compassione tanto per la vittima quanto per l'aggressore. Di converso in Rete i lettori hanno manifestato una serie di opinioni contro l'extracomunitario. In spregio al buonsenso, c’è chi ha sostenuto la correlazione tra il tentato omicidio e dieci anni di amministrazione di centrosinistra; chi ha individuato nel mendicante una fonte di stress; chi ha giustificato l’episodio con la riduzione tendenziale dell’occupazione; chi, ricevuto il dono della preveggenza, ha prefigurato una società in cui "questi" saranno "i futuri padroni"; chi ha espresso la preferenza di "essere rubato da un foggiano"; chi ha annunciato che "tra un po' il barcone lo dobbiamo prendere noi"; chi, prove alla mano, ha bollato "i clandestini […] pregiudicati"; infine chi ha suggerito un soggiorno ad Auschwitz...

Benché sia vero che per esprimere opinioni non occorrano né 'vero sapere' né cruda e cieca 'volontà', il rigurgito xenofobo contribuisce all’escalation di violenza che lede la fiducia e la sicurezza dei cittadini, già vittime di attentati dinamitardi, furti e rapine. Non sarò ipocrita! Ammetto di non essere immune al germe dell'intolleranza verso l'invadenza di lavavetri e parcheggiatori abusivi, ma la discriminazione contro immigrati e minoranze etniche mina la coesione sociale.

Non mi illudo di vivere in un mondo a colori, ma la lotta alla discriminazione è una priorità per garantire la convivenza civile. È necessario fare prevenzione attraverso politiche per l’integrazione ed effettuare controlli per assicurare sicurezza ai cittadini. La diversità può essere interpretata come un’opportunità; troppo spesso, purtroppo, è percepita come una minaccia. D’altronde il problema non è rappresentato dallo straniero, ma dall’altro da sé. Se avessimo il coraggio di confidarlo a noi stessi non ridurremmo il confronto ad un conflitto.


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