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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Tratta di esseri umani, la clinica legale UniFg della prof.ssa D’Onghia nel 'Rapporto' del Consiglio d’Europa

All'interno del rapporto annuale del 'Greta' sono riportate tutte le azioni intraprese dall'Italia per combattere la tratta. A pagina 53 emerge il ruolo significativo svolto dalla 'clinica legale' dell'Università di Foggia operante presso il Dipartimento di Giurisprudenza

La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. Donne, minori, stranieri, vengono sottoposti a violenze e minacce per essere sfruttati contro la loro volontà. Prostituzione coatta; lavoro coatto; costrizione a commettere reati; costrizione alla mendicità; prelievo e traffico di organi. Il fenomeno è dilagante e in pericolosa crescita. Gli Stati stanno cercando soluzioni attraverso forti azioni di contrasto.

Poche ore fa è stato pubblicato il rapporto annuale 2023 del Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (Greta) del Consiglio d'Europa, dove sono riportate tutte le azioni intraprese dall’Italia per combattere la tratta di esseri umani.

Siamo molto fieri – dichiara la prof.ssa Madia D’Onghia, ordinario di diritto del lavoro nell’Ateneo foggiano e direttrice della Clinica – che all’interno del rapporto (p. 53) emerga a chiare lettere il ruolo significativo svolto dalla “Clinica Legale sui diritti dei senza fissa dimora e dei migranti” dell'Università di Foggia, operante presso il Dipartimento di Giurisprudenza".

Il corso, molto innovativo per la sua didattica pragmatica ed esperienziale, consente agli studenti, accompagnati da docenti e operatori del settore, di fornire assistenza legale e sostegno ai migranti e ai senza fissa dimora vittime di sfruttamento e tratta di esseri umani. Il rapporto riconosce e sottolinea l'importanza di questo tipo di iniziative e la necessità di sostenere e rafforzare le reti di assistenza legale e sociale per le vittime di tratta di esseri umani.

La nostra Clinica legale, fiore all’occhiello del Dipartimento di Giurisprudenza, è indubbiamente un esempio virtuoso di connubio tra didattica innovativa e giustizia sociale; i veri protagonisti sono i nostri studenti che si prendono “cura” degli ultimi e si fanno promotori di legalità e rispetto dei diritti umani”, conclude la prof.ssa D’Onghia.

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