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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Troia

A Troia l’ex chiesa dei Morticelli diventa una casa della cultura aperta a tutta la comunità

Riconvertita in auditorium e intitolata al medievalista Jean-Marie Martin, la struttura è collocata in un punto strategico lungo la via francigena e micaelica

Troia ha il suo nuovo auditorium dedicato al medievalista Jean-Marie Martin, realizzata nell’ex chiesa dei Morticelli, costruita nel ‘500, sconsacrata, per decenni abbandonata e, per volontà dell’Amministrazione Comunale, recuperata e restituita alla comunità troiana proprio come auditorium.

Per l’occasione, nel borgo c’è stata una vera e propria festa partita con conferenza stampa per illustrare i lavori di recupero effettuati alla quale sono seguiti lo spettacolo di Gabriele Cirilli ‘Nun te regg più’ (domenica 19) e quello di Ettore Bassi, ‘Il sindaco pescatore’ (il 20 novembre e poi in matinée per gli studenti il giorno dopo).

Abbiamo consegnato alla città un piccolo, meraviglioso gioiello. È un contenitore culturale – ha detto il sindaco di Troia Leonardo Cavalieri – perché la nostra idea era di creare un contenitore che producesse eventi. Sarà uno spazio comune. Uno luogo aperto a tutti, in cui fare attività culturali, artistiche. Il recupero polifunzionale permetterà di ospitare concerti, convegni, mostre. Il recupero nasce dalla necessità di dotare la comunità di uno spazio più grande rispetto a quello del teatro comunale. Parlare di cultura e non solo di infrastrutture è importante, e questo auditorium permetterà di fare eventi all’altezza della storia e della tradizione della città di Troia. È un prezioso dono alla comunità che racchiude l’essenza delle radici e guarda al futuro”

“È stato uno dei primi progetti a cui abbiamo iniziato a lavorare sin dall’insediamento dell’amministrazione Cavalieri, nel 2014 – ha sottolineato l’assessore alla cultura Fausto Aquilino – pensando che un contenitore culturale di pregio nei pressi della cattedrale, sarebbe stato bello per la città” “L’intitolazione a Jean-Marie Martin è un omaggio al medievista francese che a Troia ha dedicato parte importante delle sue ricerche. L’ultimo dono del compianto professore dell’École française di Roma alla nostra città è l’introduzione del libro Troia nel primo millennio alla cui stesura hanno collaborato insigni studiosi e ricercatori”.

Si è trattato di un restauro conservativo - ha spiegato l’architetto Giuseppe Tricarico – a cui hanno lavorato tante maestranze, per conservare la storia che l’ha attraversata, e il degrado, fermato dieci anni fa, ed oggi ricucito nelle sue parti. Abbiano voluto conservare per consegnare alla città un auditorium di 200 posti. Dirigere questo lavoro è stato accattivante, abbiamo imparato tanto, con continue scoperte che hanno dato ancora più valore all’opera: una ex cappella, trasformata in camerino. Oggi abbiamo una chiesa polifunzionale in cui è messo in evidenza il distacco tra vecchio e nuovo attraverso la pavimentazione sospesa che rappresenta l’esistenza di parti ancora nascoste e da scoprire”.

L’auditorium è uno spazio attrezzato di tutti servizi, modernissimo, dotato di impianto audiovisivo e multimediale, è stato progettato per ospitare teatro e concerti, mostre e laboratori.

Si apre uno spazio importante per la cultura a Troia – ha detto Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese – con il recupero di una chiesa che era nel tracciato della via Francigena e Micaelica, con la cappella intitolata a San Michele. Inizieremo ad utilizzare questo spazio sviluppando la cultura musicale e teatrale, in accordo con un’amministrazione comunale in gamba ed incline a far diventare Troia una città al passo con il XXI secolo. È una opportunità importante per la crescita culturale della città, un luogo in cui sviluppare la cultura musicale e teatrale e dello spettacolo dal vivo”.

Chiuse le celebrazioni per l’inaugurazione, nell’auditorium Jean Marie Martin sono in programma una mostra e uno spettacolo. Sabato, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne andrà in scena lo spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Dino La Cecilia e dal titolo ‘Frammenti Dentro’. Per l'intera giornata sarà possibile visitare la mostra fotografica realizzata dagli alunni dell'Istituto Virgilio-Salandra di Troia.

Breve storia della Chiesa e del suo recupero.

La chiesa si estende su una superficie di 400 mq. Inglobata in un edificio storico di proprietà della Chiesa, nascosta alla vista del passeggio, si affaccia attraverso un lungo e stretto corridoio sul corso principale, a due passi dalla cattedrale. Costruita nel ‘500, probabilmente su una preesistente costruzione risalente all’anno Mille, la chiesa era gestita dalla Congrega della Buonamorte, che all’interno seppelliva bambini e parenti dei confratelli. L’intera navata centrale, infatti, è attraversata da strutture ipogeiche utilizzate come catacombe. Quando, negli anni’50, la chiesa fu sconsacrata, le spoglie furono esumate e tumulate nel cimitero di Troia. Venduta a privati, tra gli anni Sessanta e Settanta fu trasformata in garage (in un angolo della navata è ben visibile uno dei numeri dei posti auto, una scelta dettata dal restauro conservativo): al posto degli altari, delle nicchie dei santi, le automobili. Quando il Comune di Troia, sollecitato dalla Soprintendenza, l’acquisì era letteralmente devastata: il tetto crollato, l’interno spogliato di tutti gli arredi¸ una fitta vegetazione e alberi, avevano invaso la navata.

Il recupero dell’antica chiesa passa attraverso due fasi: la prima di consolidamento statico, progettata dall’ingegner Giulio Tricarico, ha permesso la messa in sicurezza sismica, e la costruzione della nuova copertura in legno, il restauro integrale dei prospetti, il consolidamento degli archi, l’intonacatura delle pareti ed il recupero della muratura in mattoni pieni ed in pietra. Nella seconda fase, progettata dall’architetto Giuseppe Tricarico, sono stati effettuati interventi di completamento, tra cui la ricostruzione delle volte degli ipogei, e delicati interventi di restauro conservativo su capitelli, volte, intonaci e affreschi, con un’illuminazione progettata per valorizzare le linee architettoniche.

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