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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il dono dell'istituto 'Olivetti': 44 paia di occhiali a chi non può permetterseli

Si tratta dell'iniziativa 'Occhiale solidale'. Un progetto che prevede la fornitura a persone appartenenti a fasce deboli, condizione resa ancora più grave dall'emergenza pandemica

Si chiama "Occhiale solidale" il Progetto dell'I.I.S. "Adriano Olivetti", indirizzo ottico di Stornara, che sta coniugando solidarietà e percorsi di alternanza scuola-lavoro, puntando sulle competenze professionali di docenti e studenti e sulla sinergia con il territorio. Il Progetto prevede la fornitura di occhiali completi a persone appartenenti a fasce deboli, condizione resa ancora più grave dall'emergenza pandemica. Ieri pomeriggio a Stornara è stato donato un sorriso a 44 persone residenti bel territorio dei Cinque Reali Siti.

Di grande importanza è la rete con il territorio -in particolare le amministrazioni comunali di Stornara, Orta Nova e Carapelle e la Caritas Diocesana - per la segnalazione degli utenti: famiglie numerose e monoreddito, lavoratori precari, disoccupati, anziani indigenti e persone senza fissa dimora. Imprescindibili per il buon esito del progetto si sono rivelati la collaborazione di medici oculisti per le visite di controllo (effettuate direttamente nello studio e negozio allestito a scuola) e il supporto di aziende per la fornitura di lenti graduate, come la Ital Lenti di Alpago Belluno, con Gianluigi Della Vecchia, direttore generale, e Pino Riggi, sales area manager per in Sud Italia.

"Sono decine e decine le persone che stiamo incontrando - hanno detto i docenti referenti, Marco Oliano e Luigi Di Corato - di tutte le età e quasi tutte alla prima visita oculistica. Emozionante è stato accogliere nel nostro studio una donna di 75 anni, accompagnata dal figlio di 48. Entrambi alla prima visita oculistica ed entrambi con problematiche importanti, cataratta bilaterale per lei e strabismo per lui". "La salute degli occhi è un elemento fondamentale per la vita di ogni persona, ognuna con le sue esigenze uniche perché i nostri occhi sono unici come le nostre impronte digitali. In quanto istituzione scolastica il nostro obiettivo è l'apprendimento non solo degli studenti che si approcciano al mondo del lavoro già durante gli studi superiori, ma siamo consapevoli che nei giovanissimi la vista è il canale di apprendimento primario ed è pertanto importante che la cura della sua salute cominci fin da piccoli: per imparare, per scoprire il mondo, per guardare lontano e vicino con occhi sani e curiosi, per mettere a fuoco le priorità nel percorso di vita. E se si impara e si pratica anche la solidarietà, ci stiamo vedendo giusto", ha concluso la dirigente scolastica, Maria Carbone.

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