In via Fuiani 'spunta' la stele di Sinuhe da Foggia: "Opera di confine, indica l’inizio e la fine di un non-luogo"
L’arte ancora una volta diserta i gusci istituzionali (musei, gallerie etc.) e invade spazi improbabili. L'opera è visibile tutti i giorni presso Palazzo Longo
Arte come arma di ricostruzione di massa: èstata installata nello 'Spazio esistenziale' di palazzo Longo (via Pasquale Fuiani, a Foggia) la nuova opera dell’artista Sinuhe da Foggia.
Si intitola 'La Stele delle illusioni e dei tumultuosi desideri'. L’arte ancora una volta diserta i gusci istituzionali (musei, gallerie etc.) e invade spazi improbabili. "Si tratta di una stele di confine che indica l’inizio e la fine di un non-luogo. Ma anche una stele votiva che cerca il favore del 'genius loci' per guadagnarsi una possibilità di abitare", argomenta l’artista, che continua: "E' un luogo imprevisto dove l’opera d’arte non è più un feticcio per culti di contemplazione passiva ma un contrattempo offerto alla visione anche distratta, che trasfigura uno spazio in comunicazione emozionale".
L'opera è visibile presso palazzo Longo. L’evento è stato realizzato in collaborazione con 'Creo Gallery' e 'Spazio55 arte contemporanea'.