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Domenica, 28 Aprile 2024
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Si allarga il fronte del "no" all'eliminazione dei binari sulla Rodi-Calenella: i 1000 firmatari e Fallucchi nel mirino

Il "no" del sindaco di Apricena Antonio Potenza e delle organizzazioni sindacali alla proposta di Annamaria Fallucchi

Antonio Potenza boccia la proposta avanzata dalla senatrice dei Fratelli d'Italia, Annamaria Fallucchi, di liberare la tratta ferroviaria tra Rodi Garganico e Peschici-Calenella, per realizzare uno nuovo spazio ciclopedonale. "Desta sconcerto come si possa pensare di realizzarne una, oltretutto alla luce del fatto che il Governo ha cancellato i progetti delle ciclovie della Puglia a causa della mancanza di fondi del Pnrr".

I motivi della richiesta risiederebbero nella necessità di garantire una maggiore fruibilità del territorio prospiciente la costa da parte dei residenti attraverso la realizzazione di un lungo e illuminato viale alberato ed illuminato dedicato a pedoni e cicloamatori, da realizzare sull’attuale sede ferroviaria. 

Il sindaco di Apricena difende la scelta dei mezzi di Ferrovie del Gargano, che a suo dire, "hanno rappresentato per le popolazioni dei comuni garganici, ma anche per le città come San Nicandro Garganico, Apricena, San Severo e Foggia, un’ottima possibilità di raggiungere tutto l’anno i comuni del Gargano Nord, in special modo durante i periodi estivi, per raggiungere le località balneari, generando così un flusso continuo di turisti e visitatori che preferisce viaggiare in totale sicurezza con i mezzi della FerGargano al traffico e gli incolonnamenti che provocano gli spostamenti in auto".

Per il primo cittadino della città madrepietra, la tratta che si vorrebbe dismettere è invece un importantissimo elemento di un circuito economico su cui fanno capo popolazioni, operatori e priorità naturalistico-ambientali. "Non può un comitato nato sotto l'ombrellone, o fra quattro amici al bar, eliminare un indispensabile mezzo di collegamento e a disegnare il futuro del Gargano Nord. Non penso che una infrastruttura ferroviaria su cui si è investito tanto negli ultimi anni con tecnologia innovativa si possa cancellare con un colpo di spugna, soltanto per soddisfare le esigenze dei turisti locali che soggiornano per pochi giorni ad agosto rispetto ad un servizio che tra qualche settimana, ottenuta l'autorizzazione di sicurezza necessaria, riprenderà il suo normale svolgimento a servizio del nord Gargano sempre dimenticato"

Antonio Potenza va all'attacco: "Si pensi invece, ad attivarsi portando le istanze nelle sedi istituzionali del Governo centrale, l’ormai progetto abbandonato della superstrada a scorrimento veloce per collegare Vico del Gargano a Vieste, agevolando gli spostamenti dei residenti e delle migliaia di turisti ed evitando così il congestionamento del traffico sulla litoranea. Le popolazioni del Gargano non meritano altre penalizzazioni, per questo, sono certo che sindaci e istituzioni dei comuni interessati faranno di tutto che non avvenga l’ennesimo scippo ai danni dell’intero territorio".

Dello stesso avviso sono i sindacalisti foggiani di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti: "Giova ricordare a noi stessi, ma soprattutto a chi forse negli ultimi anni si è distratto, che negli atti programmatici e nei piani attuativi la Regione Puglia definisce il sistema ferroviario asse portante della mobilità nonché il vettore sul quale basare il futuro del trasporto pubblico locale. Sempre per rinfrescare la memoria, ricordiamo che la Regione Puglia con la delibera n.754 del 23/05/2022 ha adottato la proposta di aggiornamento del Piano Attuativo 2021-2030 del Piano Regionale dei Trasporti corposo documento programmatico che prevede , tra le altre cose, per la tratta Rodi Garganico-Peschici-Calenella il servizio ferroviario tramite tranvia, rispondendo di fatto alle molteplici richieste che le scriventi negli anni hanno fatto per garantire agli abitanti del Gargano del nord una mobilità sostenibile e sicura, perché v ricordato che quella parte della Puglia registra maggiori presenze nel periodo estivo ma è comunque abitata per tutto l’anno. Si precisa, che a parere delle scriventi la linea ferrata dovrebbe attestarsi addirittura a Vieste in modo da poter creare l’intermodalità con l’aeroporto Gino Lisa e decongestionare il traffico automobilistico"

Aggiungono Travisano, Lo Muzio e Montereale, che "non è possibile immaginare di smantellare un sistema di trasporto rapido e sicuro in quelle località che, morfologicamente, non consentono l’ampliamento della sede stradale, peraltro caratterizzate - al pari della linea ferroviaria - da evidenti fenomeni erosivi e idrogeologici, frequentemente manifesti, provocati dal mare, da un lato, e dall’irregolare deflusso dei fiumi, dall’altro".

Le segreterie foggiane delle tre organizzazione sindacali esprimono una fermissima contrarietà alle ipotesi avanzate che si pongono, al di là della legittima attività promozione politica della senatrice Fallucchi, in completo contrasto con le dinamiche di valorizzazione delle Ferrovie cosiddette “minori” in ambito europeo e nazionale, come volano straordinario per lo sviluppo turistico e non solo del territorio. 

Contro la proposta di Fallucchi anche Vincenzo Delli Carri della Faisa Cisal: "Rammentiamo alla Fallucchi che il Governo di cui fa parte ha cancellato il finanziamento di tali opere tramite il Pnrr. Con quali risorse verrebbe finanziato tale insensato intervento? La senatrice sa che negli ultimi anni, con contribuzione pubblica e privata sono state spese ingenti risorse finanziarie per la messa a norma e sicurezza della linea ferrata in questione".

E ancora, aggiunge il sindacalista, "la raccolta firme che oggi sarebbe opportuno proporre, dovrebbe riguardare invece l'aumento della frequenza dei passaggi del treno per incentivare l'uso del mezzo pubblico a discapito del mezzo privato. Significherebbe avvicinare il Gargano al capoluogo con la conseguente diminuzione delle tante auto che percorrono le strade tortuose del Promontorio, a beneficio dell'ambiente e del viaggiatore".

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