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Lunedì, 29 Aprile 2024
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32° Stormo di Amendola, intitolata al Luogotenente Vito Del Vecchio la sala espositiva dell'area museale

Al 1° Luogotenente originario di Rignano Garganico, scomparso il 6 settembre del 2021, è stata dedicata una sala dell'area museale della medesima struttura, messa su grazie al suo impegno di accanito ricercatore e catalogatore, nonché custode della raccolta medesima

Cerimonia sobria, ma densa e intensa sul piano dei sentimenti e della umanità quella svoltasi qualche giorno fa, presso l'Aeroporto Militare di Amendola (FG). E’ stata la giusta occasione per ricordare la figura e l'opera di un sottufficiale in servizio presso il gruppo 101° Gruppo O.c.u. (Operational Conversion Unit) del 32° Stormo, distintosi per aver portato in alto, con il suo singolare impegno e la bontà del carattere, l'onore dell'Aeronautica.

Il riferimento è al 1° Luogotenente Vito Del Vecchio, classe 1954, originario di Rignano Garganico, scomparso il 6 settembre del 2021, al quale è stata dedicata una sala dell'area museale della medesima struttura, messa su grazie al suo impegno di accanito ricercatore e catalogatore, nonché custode della raccolta medesima. La cerimonia, quasi tutta svoltasi all'insegna della familiarità, ha avuto inizio con gli interventi del Comandante del 32° Stormo, Col. Pilota Roberto Massarotto, e del Generale Alberto Biavati, attuale Comandante la Squadra Aerea di Roma ed ex Comandante del 101° Gruppo O.c.u., diretto superiore dell’insignito nonché profondo conoscitore dello scomparso assieme alla moglie Helma Ruth, per il quinquennio vissuto ad Amendola e al Villaggio Azzurro al pari del Sottufficiale.

Entrambi gli alti ufficiali, con linguaggio accorato e confidenziale, ne hanno descritto l’integerrima figura esaltandone le qualità umane, passando successivamente allo scoprimento della lapide - immagine e alla lettura della motivazione, pronunciata con altrettanta emozione e commozione dal 1° Luogotenente Domenico Di Nunno, Presidente dei Sottufficiali del 32° Stormo di Amendola. La cerimonia è proseguita con la santa benedizione della lapide impartita dal Cappellano Militare Padre Giuseppe Rubbio che ha sottolineato come tutto faccia capo a Dio, a cui va rivolto, con la preghiera, ogni ringraziamento.

Al termine è avvenuto uno scambio di doni, salutato da applausi e ringraziamenti, tra i familiari del compianto Vito e il Comandante della Squadra Aerea. In tale occasione alla Signora Lina Campaniello, vedova Del Vecchio, e al figlio Angelo sono state consegnate due medaglie, mentre al Generale Baviati è stato consegnato un quadro raffigurante un Cristo Pantocratore, realizzato appositamente dalla pittrice Nunzia Del Vecchio, figlia del commemorato. Passiamo ora alla storia dell’Area Museale.

Intitolazione sala museale Vito Del Vecchio_Amendola (2)

Come si ricorderà, l'intera Area Espositiva dell'aeroporto militare di Amendola, venne inaugurata nella primavera del 2005. Fortemente voluta e realizzata su input dell'allora Comandante il 32° Stormo, Col. Pil. Luca Goretti (attuale Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare), l’area espositiva venne intitolata al compianto generale Giacomo "Jack" Damario, indimenticabile istruttore pilota della Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti/60^ Brigata Aerea e pilota da caccia del 5° Stormo. Scopo dell'Area Espositiva era quello di non disperdere un patrimonio storico culturale di immenso valore, preservando i ricordi e le testimonianze dell'importantissima storia dell'aviazione militare in Capitanata, attraverso cimeli, modelli, foto ed altro materiale da custodire. Per la sua realizzazione, sin dall'inizio, il Comandante Goretti ha potuto contare su un affiatato team di collaboratori, tra il personale in servizio e appassionati provenienti dalle diverse associazioni civili operanti nell'ambito aeronautico.

Tra questi i più attivi furono: il 1° Luogotenente Vito Del Vecchio (appartenente al 101° Gruppo O.c.u.), il Sig. “Gigi” Iacomino (storico ed autore di diversi volumi dedicati all'aviazione in Capitana e modellista), e il Sig. Raffaele Fusilli (appassionato e noto spotter aeronautico). Fu così che questa grande struttura operativa si arricchiva di un’importante Area Espositiva, dove Vito ha lasciato la sua inconfondibile impronta nella realizzazione di quello che, nel corso degli anni, è divenuto uno dei fiori all'occhiello del 32° Stormo e non solo. Si tratta di un “luogo della memoria”, visitato ogni anno da delegazioni militari, civili e religiose, nonché da intere scolaresche di ogni ordine e grado e da rappresentanti delle istituzioni. Visitando le varie sale dell'Area Espositiva, è possibile ripercorrere un entusiasmante viaggio nel tempo che, di fatto, porta il visitatore a rivivere una storia lunga 108 anni, tanti sono infatti gli anni di storia dell'aviazione nel territorio di Foggia e della sua provincia. Il 1° Luogotenente Del Vecchio, oltre alle sue qualità morali ed intellettive già evidenziate, fu un eccellente e originale fotografo ed esperto cine operatore. Fu proprio in tale veste che, nell’anno 2000, girò e diresse un’intervista a Joseph Tusiani, noto letterato e sommo poliglotta di levatura mondiale. Secondo chi lo conosceva bene, egli avrebbe continuato a fornire, instancabilmente, il proprio contributo anche da ex-militare se non fosse venuto a mancare prematuramente all'affetto dei suoi cari, degli amici e dei colleghi. Testimonianza del suo apprezzatissimo operato è il fatto che il “suo” 32° Stormo non lo ha dimenticato anzi, con questa targa, ha voluto dare il meritato tributo alla memoria di chi, con esemplarità e passione, si è sempre prodigato per il bene del 32° Stormo e per l’immagine della Forza Armata. Tutto questo è contenuto in sintesi nella citata lapide con foto.

Nato a Rignano Garganico (FG) il 15 novembre 1954, dopo aver frequentato il Corso di Specialista "Governo Uffici" presso la Scuola A.M. di Macerata, nell'agosto 1973, Del Vecchio veniva assegnato a prestare servizio alla 3^ O.c.r.a. (Officina Centrale Riparazioni Autoveicoli) di BARI-Mungivacca. Dal 1976, trasferito presso la Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti di Amendola, assumeva l'incarico di Addetto al Laboratorio Foto-meccanografico (Tipografia), divenendone successivamente responsabile.

Nel marzo del 1997 lasciava l’incarico per assumere quello di Addetto al Nucleo Corsi del 101° Gruppo O.c.u. dell'aeroporto militare di Amendola, dove collaborava alla redazione e preparazione delle pubblicazioni di Volo inerente all’intera linea di velivoli AMX-T. Nel corso della sua lunga carriera, molteplici sono stati i riconoscimenti e le benemerenze tributategli, tra cui spiccano Encomi ed Elogi, culminate nell’anno 1995 quando fu in insignito dell'Onorificenza di Cavaliere della Repubblica e, successivamente, della Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare. Nell'agosto 2022 gli è stato attribuito alla memoria, in Rignano, il Premio “Jalarde”, dedicato a Grotta Paglicci, noto sito paleolitico di fama mondiale. Nel settore dell'editoria militare ha collaborato alle seguenti pubblicazioni: "Il Falco sulla Capitanata. II 32° Stormo dal 1936 ai giorni nostri"; "70 Anni per la Patria. 32° Stormo...Una storia che continua "; "Saette nel Cielo. Storia del 101° Gruppo Volo"; "101° Gruppo 1941-2011. Volare nel tempo". Ha curato, infine, come fotografo assieme alla propria consorte, le illustrazioni di quasi tutti i libri pubblicati negli ultimi tempi su Rignano Garganico.

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