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"A Foggia i dati della differenziata sono degni delle favelas sudamericane"

Quinta integrazione all'esposto del 10 gennaio sui dati della raccolta differenziata nei primi quattro mesi dell'anno

Non commentano l'evoluzione dell'indagine - "per rispetto del lavoro degli inquirenti e delle persone che oggi risultano coinvolte" - ma restano convinti che l'affidamento ad Amiu sia un atto illegittimo. "E questo prescinde dalla sussistenza di eventuali reati" aggiungono.

"Per la protervia dei nostri interlocutori siamo stati costretti ad attivare la magistratura penale e quella contabile. Ne avremmo fatto volentieri a meno. La nostra è una iniziativa per il buon governo della città e per la trasparenza amministrativa, doverosa soprattutto in un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Per questo motivo noi oggi cogliamo l’occasione per depositare la quinta integrazione del nostro esposto, alla luce della pubblicazione dei dati sulla raccolta differenziata dei primi quattro mesi dell’anno e sulle condizioni indecorose dei cassonetti in città" scrivono Lucia Aprile (presidente 'La Società Civile), Giuseppe Potenza (presidente provinciale Konsumer Italia di Foggia), Giuseppina Cutolo (presidente Italia Nostra di Foggia), Oreste Di Giuseppe, Marcello Sciagura, Fiorenzo Giorgio Cislaghi, Michele Vaira, Nicola Zingrillo, che a poche ore dai decreti di perquisizione compiuti dalla GdF di Foggia, hanno depositato la quinta integrazione dell'esposto del 10 gennaio scorso, alla luce della pubblicazione dei dati sulla raccolta differenziata dei primi quattro mesi dell’anno "e sulle condizioni indecorose dei cassonetti in città" evidenziano.

Sui dati della raccolta differenziata sul portale regionale, sottolineano che "l'incisivo intervento del commissario Cardellicchio ha comportato la tempestiva pubblicazione dei dati, mese per mese, sul portale regionale. Tali dati mostrano percentuali sconcertanti, degne delle favelas sudamericane. La percentuale media è inferiore al 15%, ben lontana da quelle millantate in sede di rinnovo contrattuale. Sarebbe opportuno che la Commissione valutasse l’opportunità di risolvere il contratto, basato su presupposti ben diversi dalla realtà. È bene ricordare che i cittadini foggiani pagano un prezzo pro-capite altissimo per il servizio di raccolta, paragonabile a quello di realtà dove si svolge la raccolta porta a porta e la percentuale di differenziata si attesta intorno al 65%. Con questi numeri i costi – successivi – per mandare in discarica l’indifferenziato saranno altissimi per la cittadinanza e per l’ambiente. Questi dati sono l’ulteriore conferma della fondatezza dei nostri rilievi, che da mesi avanziamo alle autorità competenti, prima, durante e dopo la firma del contratto che per nove anni vincola la cittadinanza foggiana".

Nell'esposto hanno sottolineato l'inadempienza di Amiu sui cassonetti In occasione dello svolgimento del Giro d’Italia, che ha fatto tappa a Foggia: "Le strade interessate all’evento sono state oggetto di una vera e propria scenografia, per non dire messinscena. Come può evincersi dalle immagini video, ai bordi delle strade sono posizionati cassonetti immacolati. Il giorno dopo il passaggio della gara ciclistica, tali cassonetti nuovi sono stati rimossi e sostituiti con quelli precedenti, che in molti casi sono danneggiati o comunque malridotti. Evidente segnale della consapevolezza dei vertici di Amiu della loro indecenza. Tale spunto ci induce a segnalare la sistematica violazione dell’obbligo contrattuale di sostituire i cassonetti. In tutta la città, è possibile rilevare la presenza di cassonetti non a norma, in quanto privi finanche del coperchio, con sicuro danno per il decoro urbano e potenziale danno alla pubblica salute".

Nell'esposto compaiono alcune immagini: "Tale situazione, a quanto pare non è mai contestata alla ditta, né prima del rinnovo del contratto, né dopo, pur avendo nominato (a carico della cittadinanza) una figura esterna per la verifica dell’adempimento del contratto. A nostro parere, la sistematica violazione di uno specifico obbligo contrattuale integra una frode in pubbliche forniture"


 

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