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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La Villa Comunale di Foggia cambierà volto: "Tornerà il giardino all’italiana che Oberty aveva immaginato"

All’incontro de “L’altra città” ha partecipato anche l’assessora all’Ambiente Lucia Aprile: "Abbiamo ascoltato tante proposte, tante idee che dimostrano quanto stia a cuore alla comunità questa importante area verde cittadina, simbolo dell’infanzia di tutti noi"

Rigenerare la Villa Comunale di Foggia per restituirle il senso originario di giardino all’italiana con cui l’ingegnere Luigi Oberty la immaginò nel 1820 come spazio in cui stare insieme, passeggiare, socializzare.

Riportare bambini, famiglie, anziani a vivere gli spazi di Parco Urbano Karol Wojtyla, che purtroppo oggi presentano ancora tante criticità. Quello con le istituzioni è stato davvero un incontro molto partecipato. Tante associazioni presenti, ma anche semplici cittadini che hanno a cuore il presente ed il futuro della Villa Comunale, complice il passato, i ricordi e la memoria - soprattutto legata all’infanzia - custodita nelle esperienze di molti presenti questa sera. Il momento di riflessione e confronto si è svolto presso la Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte 'Andrea Pazienza' nell’ambito del percorso 'L’altra città', il progetto promosso dal consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese per proseguire l’azione dal basso avviata dallo scorso mese di luglio, per arrivare a proposte condivise che hanno l’obiettivo di rigenerare, valorizzare e rivoluzionare la Villa Comunale di Foggia.

Ad aprire l’incontro è stata la satira di Adelmo Monachese con un momento di stand up comedy, che ha introdotto la riflessione sul futuro della Villa Comunale. All’incontro ha partecipato anche Lucia Aprile, assessora all’Ambiente, che ha ascoltato e si è confrontata con le varie idee, suggestioni, riflessioni che hanno animato la serata. Presente anche Alice Amatore, assessora alla Cultura, ed i consiglieri comunali Mario Cagiano, Francesco Strippoli e Nunzio Angiola. "La Villa Comunale è da rigenerare", ha detto l’assessora Aprile. "Abbiamo ascoltato tante proposte, tante idee che dimostrano quanto stia a cuore alla nostra comunità questa importante area verde cittadina, simbolo dell’infanzia di tutti noi". In tanti hanno preso la parola per proseguire il cammino di partecipazione e portare nuovi contributi.

Ripristinare l’orto botanico, le serre, le erbe officinali e il giardino delle fragranze facendoli diventare spazi didattici da far conoscere ai bambini e alla cittadinanza; promuovere azioni di educazione ambientale e civica; garantire maggiori controlli nell’area; migliorare la manutenzione del verde; riqualificare il parco giochi, dando un’attenzione particolare anche alle attrazioni per i bambini con disabilità; valorizzare l’area archeologica presente nel sito; creare un collegamento con il Parco Campi Diomedei e le varie aree limitrofe; incentivare le attività sportive; favorire la musica di strada, gli eventi, i concerti, le proiezioni di film e le presentazioni di libri; ripristinare i concerti domenicali usufruendo della rotonda o cassa armonica presente; riqualificare le due gabbie all’interno per metterle a disposizione delle associazioni; restaurare e restituire alla memoria i busti dei fratelli Biondi e di Moisè Maldacea, facendo diventare le aree verdi una sorta di museo a cielo aperto; preservare l’unico Albero Monumentale (un Pino) custodito in Villa e tanto altro ancora. La voglia è quella di riportare bambini, adulti, anziani, famiglia, la comunità attraverso azioni integrate

Il progetto prevede ulteriori incontri e laboratori per giungere all’elaborazione di una proposta che parta dal basso, una proposta concreta di miglioramento dell’area che sarà sottoposta all’Amministrazione Comunale di Foggia, oggi guidata dalla sindaca Maria Aida Episcopo. Il progetto “L’altra città” è finanziato dall’Avviso pubblico “Puglia Partecipa”. E la partecipazione di tanti cittadini e cittadine lascia ben sperare per questo cammino che vuole provare a cambiare, a rovesciare la percezione, ad intercettare quegli scampoli di bellezza che possono ingentilire Foggia e donarle la ricchezza che possiede ma che non sempre è in grado di mantenere.

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