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Domenica, 28 Aprile 2024
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‘C’era una nota a Foggia’, il progetto che combatte la povertà educativa con l'eredità di Umberto Giordano

Saranno coinvolti 300 bambini, di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Per realizzare le attività, il Comune di Foggia ha ottenuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia di oltre 270mila euro

Il Comune di Foggia ha appena ottenuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri di oltre 270mila euro per un progetto presentato dall’amministrazione comunale nel 2021, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali educative delle persone minorenni.

Il progetto ‘Educare in Comune’ col titolo di ‘C’era una nota a Foggia’ era stato redatto dall’assessorato alla Cultura diretto da Anna Paola Giuliani. L’amministratrice foggiana si era avvalsa della competenza tecnica della consigliera Concetta Soragnese, esperta di progettazione europea, e della consulenza artistica e culturale della maestra Gianna Fratta.

“Siamo felici che quel lavoro, così intenso e appassionato, abbia dato oggi i suoi frutti per l’ente comunale e per la comunità. Dalla sinergia con la maestra Fratta è arrivato un flusso importante di risorse che permetterà il coinvolgimento di 300 bambini, tra i 6 e i 12 anni, e la valorizzazione della figura di Umberto Giordano, identificativa della nostra città. Quell’assessorato, che tanto ha operato nelle strade, nei contenitori e per gli operatori culturali, aveva in animo di creare una rete territoriale per presentare progetti ed idee, una equipe efficiente per valorizzare la nostra terra. Da qui l’input e poi il coinvolgimento di Gianna Fratta, con la quale è stata immaginata l’idea progettuale, vincitrice del bando. Da parte nostra c’è stato un supporto tecnico-amministrativo”, spiegano la consigliera e vicepresidente del Consiglio Concetta Soragnese e l’allora Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani.

La sinergia tra la maestra Fratta, e le amministratrici Giuliani e Soragnese aveva portato, in passato, anche al finanziamento di un altro progetto, dal titolo ‘Musica, Maestra!’ presentato nell’ambito del bando Fermenti in Comune promosso dall’Anci. ‘C’era una nota a Foggia’ vedrà protagonisti 300 giovani destinatari, che verranno coinvolti attivamente in un percorso a 360°, impostato secondo la modalità deweyana del learning by doing. Attraverso laboratori, flash mob, officine creative, incontri, i destinatari si confronteranno con i vari linguaggi dell'arte e del sapere, secondo un modello di educazione multidisciplinare, sperimentale e interattiva, non suddivisa in compartimenti stagni. Le attività spaziano dall'educazione alla lettura al canto, alla recitazione, alla costruzione di burattini, ai giochi psicomotori, alla realizzazione di performance per la gestione delle emozioni. Il progetto ha l’ambizione di raggiungere tutti i quartieri della città, avendo costituito una rete di partenariato che conta 18 soggetti, per cui il Comune è l’ente di riferimento e si occuperà di diffondere i risultati raggiunti.

Non tutto quel che viene dal recente passato amministrativo è da cestinare o peggio da criminalizzare. Il progetto vinto ne è la prova. Ci sono buone prassi che ancora portano bagliori e fermenti alla nostra città e che spero possano essere recuperati e rinvigoriti- continuano Giuliani e Soragnese – ‘C'era una nota a Foggia’ si inserisce nel delicato tessuto socio-economico della nostra città in cui la povertà educativa ed economica accentua le disuguaglianze sociali esistenti in un contesto già fortemente disagiato. Il progetto aderisce ai costrutti teorici della pedagogia dell'inclusione e della pedagogia di frontiera, in cui la diversità diventa una risorsa educativa preziosa su cui costruire una progettazione didattica volta a consentire la socializzazione dei membri della comunità, la trasmissione dell'eredità culturale, con particolare attenzione alla valorizzazione e promozione delle risorse materiali e immateriali del territorio, ai fini dell'accettazione, del rispetto reciproco e della cittadinanza attiva. Tra le altre cose il progetto vuole contrastare i fenomeni di povertà educativa, bullismo e cyberbullismo, intolleranza, isolamento, fortemente presenti nella comunità foggiana, attraverso i linguaggi di arte e cultura”.

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