rotate-mobile
Attualità

La 'nuova vita' dei braccianti dopo i ghetti: in container stretti senza cucina, finestre e aerazione

A denunciare l'accaduto è Campagne in Lotta, che mostra la testimonianza video di un immigrato

Un abitante dei nuovi container a Borgo Mezzanone ha fornito una testimonianza diretta, attraverso un video, di come si vive nei nuovi container installati da tempo e finalmente aperti il 21 agosto scorso, in seguito alla protesta degli abitanti della baraccopoli adiacente il Cara di Borgo Mezzanone: "Sono invivibili".

A denunciare l'accaduto è Campagne in Lotta: "Controllo serrato e divieto di protesta, o anche solo di testimonianza delle condizioni di vita all’interno del campo, si uniscono all’impossibilità di prepararsi il cibo (a cui si rimedia costruendo cucine improvvisate), al sovraffollamento, alla mancanza di aerazione, al malfunzionamento dei bagni".

Inoltre, non verrebbe garantita nemmeno la residenza per chi vive nei container: "Sono costretti a “comprarla” per poter rinnovare il permesso di soggiorno" si legge nella nota stampa a firma di Campagne in Lotta, che attende gli sviluppi sui 150 moduli promessi dalla Prefettura. "Ancora una volta ci chiediamo quale sia la differenza tra un campo come questo e un 'ghetto', a parte il maggiore controllo che viene imposto. Come al solito, la risposta è una sola: continuare a chiedere case vere, insieme ai documenti, imprescindibili, e al rispetto dei contratti di lavoro. Basta ghetti e campi, solo la lotta paga!".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La 'nuova vita' dei braccianti dopo i ghetti: in container stretti senza cucina, finestre e aerazione

FoggiaToday è in caricamento