Lettori | "Bambini disabili bistrattati a Troia"
E' trascorso oltre un anno da quando alcuni genitori di bambini disabili del Comune di Troia, hanno legittimamente richiesto ai preposti responsabili della ASL/FG - Dipartimento di riabilitazione la possibilità di far eseguire i trattamenti fisioterapici presso l'esistente palestra del distretto sociosanitario di Troia piuttosto che percorrere 25 km all'andata ed altrettanti al ritorno per tre volte a settimana, di anno in anno, presso i dipartimenti di riabilitazione di Lucera e Foggia. Fare i pendolari a vita per ricevere le dovute cure è diventato veramente assurdo ed insostenibile, sotto numerosi aspetti, tanto per i genitori quanto e soprattutto per i bambini disabili, considerato che fra questi bambini vi sono casi particolarmente delicati e suscettibili agli spostamenti in auto.
L'appello di questi bistrattati genitori non si è fermato solo alle verbali richieste, ma insieme hanno chiesto aiuto, notificando per iscritto la loro delicata problematica, al Sindaco della propria cittadina, all'assessore al Welfare dott.ssa Elena Gentile e a tutte le cariche dirigenziali della ASL/FG nonché all'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di Roma. A tutt'oggi a questo appello non è seguita alcuna risposta.
Una richiesta, la loro, piuttosto semplice se si considera che il distretto socio-sanitario di Troia è già ben attrezzato in merito, in quanto dotato di palestra e degli attrezzi necessari; palestra che viene utilizzata prevalentemente nelle sole mattinate per la riabilitazione degli adulti e che resta completamente inutilizzata nelle ore pomeridiane.
Dopo oltre un anno di "estenuanti trattative", da poco più di un mese, a questi genitori o meglio ancora a questi bambini è stata "elargita" la possibilità di svolgere fisioterapia in loco per sole 3 ore a settimana. Al momento hanno avuto la fortuna di accedere alle terapie soltanto quattro bambini (3 ore diviso 4 bambini uguale 45 minuti di fisioterapia a settimana). Chiunque abbia un minimo di conoscenza medica, o anche solo un po' di buon senso, può ben capire come 45 minuti di fisioterapia in un'intera settimana valgano ben poco per un bambino disabile che normalmente necessita di un'ora a seduta per tre sedute a settimana.
Questa per ora l'ultima ed ulteriore presa in giro. Quando si prenderà realmente coscienza dei reali bisogni di questi bambini? E quando ci si opererà, in merito, seriamente e nel rispetto dei loro problemi? Non so se queste povere creature siano considerate "figli di un dio minore" o semplicemente "cittadini di serie B"!!!