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Lunedì, 29 Aprile 2024

Mosaichaos, l'incredibile 'opera delle meraviglie' realizzata a Troia con materiali di scarto e 'pezzi' di vita reale: 300 partecipanti da tutta Europa

Il grande mosaico copre una superficie complessiva di 130 mq. E' stato realizzato all’interno del Villaggio Quadrimensionale della Fondazione Nuova Specie, a Troia, coinvolgendo 300 partecipanti provenienti da tutta Italia ed Europa, coordinati dal maestro mosaicista Dario Quitadamo

Un'opera delle meraviglie realizzata utilizzando soltanto materiali di scarto. Questa la sfida di ‘Mosaichaos’, il grande mosaico pavimentale, che copre una superficie complessiva di 130 mq, realizzato all’interno del Villaggio Quadrimensionale della fondazione Nuova Specie Ets a Troia, in una sorta di laboratorio antropologico, che ha coinvolto nella sua realizzazione 300 partecipanti provenienti da tutta Italia ed Europa.

Il ‘Mosaichaos’ è stato realizzato utilizzando esclusivamente materiali di scarto: porfidi, cotto, calcari, alabastri, ciottoli, vetri lavorati dal mare, conchiglie, ceramica, specchi, monete, ammoniti, giochi in plastica, componenti hardware, smalti per mosaico, legno, osso, componenti in acciaio. Il maestro mosaicista che ha ideato e coordinato il progetto, Dario Quitadamo, originario di Foggia, si è formato presso la Scuola per il Restauro del Mosaico della Soprintendenza di Ravenna e ha coordinato sul posto i partecipanti, tutti non addetti ai lavori.

In questo progetto, gli scarti sono stati ‘impastati’ con il vissuto esperienziale di ognuno. A questi, infatti, si sono aggiunti anche oggetti che ricordano importanti fasi di passaggio della vita: resti del crollo di una casa distrutta da un terremoto, fedi nuziali, pezzi dell’altare di una chiesa di Carraia, ricordi della degenza in un reparto oncologico, medagliette dell’inizio di un amore, frammenti di un’opera che commemorava la morte di un figlio, elementi messi in opera ripercorrendo percorsi significativi, come segno della possibilità di poterli ri-conoscere, comprendere e rinnovare.

In questo progetto, il mosaico si fonde con la parola ‘chaos’, che in greco significa ‘fessura’: l’obiettivo è creare una apertura attraverso la quale aprirsi a nuove prospettive. L’ispirazione è alla Weltanschart, ovvero, un’arte che intende trasmettere, più direttamente e specificatamente, una Weltanschauung (visione del mondo, senso globale dell’esistenza). L’opera e il relativo Catalogo (finanziato dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia), verranno presentati ufficialmente il prossimo venerdì 19 novembre, alle ore 10. L’intervista a Barbara Loiacono | IL VIDEO

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