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Due querce e un carrubo all'ingresso del Tatarella, l'unico in Puglia di un 'Albero per la Salute'

La manifestazione, promossa dall’Arma e da Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), si è svolta contemporaneamente in 30 ospedali italiani, selezionati nell’ambito del progetto 'Un albero per la salute'.

Due querce ed un carrubo. Tre giovani piante autoctone, resilienti, capaci di adattarsi al nostro clima. Sono gli alberi donati dai Carabinieri Raggruppamento Biodiversità e messi a dimora questa mattina in un’aiuola antistante all’ingresso del presidio ospedaliero di Cerignola.

La manifestazione, promossa dall’Arma e da Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), si è svolta contemporaneamente in 30 ospedali italiani, selezionati nell’ambito del progetto 'Un albero per la salute'.

Presenti a Cerignola, unico ospedale pubblico pugliese selezionato, il direttore sanitario della Asl Foggia Stefano Porziotta, il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità Ruggiero Matera, il sindaco Francesco Bonito, il direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna del 'Tatarella' Francesco Ventrella.

A dare il via alla cerimonia il direttore sanitario Porziotta: “La salute dell'uomo non può essere svincolata da quella dell'ambiente. Ci sono tante malattie che si contraggono proprio a causa di un ambiente inquinato e non sano. È per questo che promuoviamo iniziative di educazione sanitaria in modo da intervenire sui comportamenti, sulle abitudini e sulle azioni che influenzano la salute del singolo e della comunità”.

Ha spiegato Ventrella: “Noi come società degli internisti ospedalieri siamo abituati a prendere in carico la persona malata nella sua complessità, con un approccio olistico che tenga conto di tutte le componenti, di tutti gli organi e non di uno solo organo o di una sola patologia. Un approccio onnicomprensivo alla salute dell'uomo, che deve comprendere anche la salute dell'ambiente”.

Il comandante Matera ha aggiunto: “Tutelare l'ambiente, tutelare le aree naturali protette e tutelare le nostre risorse significa tutelare il pianeta e la sua componente più piccola che è l’essere umano. Noi rappresentiamo lo 0,01% del pianeta terra, percentuale che sale all’1% se e consideriamo anche il mondo animale: se tuteliamo la più grande componente del pianeta terra che è rappresentata dal mondo vegetale, tuteliamo tutto l’ecosistema. Questa giornata, pertanto, è per noi importante per trasmettere un messaggio di tutela, di attenzione e di conservazione delle risorse naturali e promuovere lo sviluppo di pratiche attente di un uso razionale delle risorse al fine di tutelare il nostro patrimonio e la nostra salute”.

Il sindaco Bonito ha concluso: “La pandemia ci ha fatto comprendere ancor di più quanto sia fondamentale il diritto alla salute che non può prescindere da un ambiente sano per noi e per le generazioni future”.

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