Sala del Tribunale di Palazzo Dogana gremita per il ritorno in città di Giuseppe Conte. In tanti sono rimasti fuori.

L'ex Premier e leader del M5S, prima di iniziare il confronto 'Foggia alza alla testa', ha risposto alle domande dei giornalisti. 

Sulla possibilità che il prossimo candidato sindaco del centrosinistra sia espressione del M5S, ai microfoni di Foggiatoday Giuseppe Conte ha risposto così: "Non parliamo di nomi e di persone. Parliamo della possibilità di ridare a questa città, che lo merita, una grande opportunità di rilancio in termini di sviluppo economico e sociale. Questo interessa a noi. Costruire una squadra che rispecchi i nostri principi e valori e che offra un futuro a tutti i nostri giovani a Foggia, anziché al Nord o all'estero".

Conte ha ufficialmente aperto alle forze politiche e sane della città, "che mettano da parte sistemi clientelari e quelle tentazioni di prendere delle scorciatoie" ha sottolineato.

Glissa su un'eventuale deroga per la candidatura a sindaco di Rosa Barone, attuale assessore regionale al Welfare (nel caso dell'europarlamentare Mario Furore, invece, lo precisiamo, al suo primo mandato, servirebbe solo un 'benestare' per lasciare anzitempo Bruxelles): "Applichiamo i nostri principi e i nostri valori, e sulla base di questo ragioniamo", ha detto in prima battuta in riferimento alla fattispecie relativa all'assessora. Poi ha ripetuto: "In questo momento, ragionare di nomi non è nella tradizione, nell'orizzonte e negli obiettivi del Movimento. I nomi vengono dopo i progetti".