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Lunedì, 29 Aprile 2024
Formazione Cerignola

A Terra Aut partono i campi estivi: è l'unico bene confiscato in Puglia a ospitare il progetto pilota

La Cooperativa Sociale Altereco di Cerignola fa parte delle dieci che in tutta Italia accoglieranno gli studenti a partire da domani fino all'otto agosto. “È una grande opportunità per loro e per il territorio"

La Cooperativa Sociale Altereco di Cerignola fa parte delle dieci cooperative che in tutt’Italia accoglieranno i campi estivi sui beni confiscati, progetto pilota organizzato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie insieme al ministero dell'Istruzione. Terra Aut, bene confiscato alle mafie e riutilizzato per scopi sociali, sarà il terreno di lavoro e studio sul quale gli studenti potranno cimentarsi, unico luogo di Puglia ad accogliere quest’esperienza.

I campi partiranno domani, lunedì 20 Luglio, e termineranno l’8 Agosto. Vedranno l’alternarsi di tre gruppi di studenti differenti, saranno impegnate tutte le risorse dell’organizzazione ed una rete che da anni accompagna le attività come Coop Alleanza 3.0, CGIL Puglia, Spi CGIL Foggia, CIA Capitanata, tante realtà del volontariato, organizzazioni del territorio e istituzioni scolastiche.

Il Protocollo d’intesa firmato a Locri impegna il ministero dell’Istruzione e la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie a realizzare percorsi di educazione per studentesse e studenti e di formazione per i docenti sui temi della legalità - ha dichiarato il presidente della Commissione Nicola Morra - Il Protocollo siglato parte proprio dalle attività che si svolgeranno questa estate, fra luglio e agosto, nei beni sottratti alla criminalità organizzata e gestiti dalle cooperative sociali in quattro regioni: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Grazie a questa iniziativa circa mille ragazzi potranno partecipare gratuitamente ai campi estivi organizzati all’interno dei beni confiscati e gestiti da cooperative sociali. Porteremo giovani e studenti a conoscere e vivere la realtà dei beni confiscati alle mafie. Potranno toccare con mano come sia possibile fare economia legale ed etica in un territorio mortificato dalla criminalità organizzata. Daremo in concreto ai nostri ragazzi la possibilità di comprendere le differenze e scegliere in futuro la strada giusta, fatta di cultura e legalità. Inoltre siamo veramente soddisfatti di questa perfetta sinergia con il ministero dell’Istruzione perché tra i compiti della Commissione Antimafia c’è proprio la promozione della cultura della legalità per le scuole. Questo progetto sui beni confiscati di così ampio respiro, è solo un primo tassello di iniziative che con la ministra Azzolina si andranno a concretizzare a breve”.

Nei campi estivi di Cerignola i gruppi di studenti saranno accompagnati dai loro docenti e impegnati nel lavoro e la conoscenza delle attività presso il bene, inoltre affronteranno un itinerario tematico, formativo di conoscenza del territorio, mappatura delle mafie e degli strumenti di cittadinanza, ascolteranno le storie di Michele Fazio e Michele Cianci vittime di mafia Pugliesi attraverso le voci dei loro familiari, verrà approfondito il fenomeno del caporalato percorrendo i luoghi. La visita presso Casa Bakhita permetterà loro di approfondire le dinamiche della realtà di Tre Titoli, con l’ausilio del ricercatore Leonardo Palmisano. Le guide turistiche dell’associazione Oltrebabele accompagneranno gli studenti nell’esplorazione delle bellezze della città di Cerignola, avranno modo di esperire il fascino della storia presso Torre Alemanna attraverso laboratori di ceramica con la collaborazione della Cooperativa Sociale Frequenze. “È una grande opportunità per il territorio e per gli studenti - afferma la coordinatrice di progetto della Cooperativa Altereco Addolorata Giannatempo - Scuola e beni confiscati insieme rappresentano una grande speranza di evoluzione della nostra società. Il periodo critico vissuto negli scorsi mesi ci ha fermati, oggi sta a tutti noi ripartire, ricostruire e ricominciare, riteniamo che il primo passo sia restare uniti e fare squadra mettere a disposizione ogni risorsa per riemergere e generare processi virtuosi di crescita collettiva”.

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