La passione vivente di Cristo a Roseto Valfortore
Come ogni anno, si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la fede e la tradizione. Più di 50 figuranti, con la presenza di 13 soldati romani a cavallo e con tutti gli elementi della una tradizione. La rappresentazione del Venerdì Santo a Roseto Valfortore è uno degli eventi religiosi più particolari e suggestivi del Mezzogiorno d’Italia. La processione del Venerdì Santo, a Roseto Valfortore, ha diverse particolarità. Pur essendo una rappresentazione vivente, con la partecipazione di oltre 50 figuranti, la tradizione locale vuole che Gesù, la Madonna e San Giovanni non siano interpretati da persone e che per le strade sfilino le loro statue. Un’altra particolarità della manifestazione è data dal percorso in salita, come a riprodurre il cammino della Via Crucis verso il sacrificio compiuto da Gesù. La processione comincia alle 10.00, partendo dalla Chiesa di Santa Maria Lauretana. È la banda musicale di Roseto Valfortore ad aprire la manifestazione con l’inno che il maestro Donatelli compose nel 1882, un’opera intitolata “E’ morto il Re dei Re” che il complesso bandistico rosetano esegue da 134 anni solo in questa occasione. Il Cristo, nel suo cammino, è scortato da 13 cavalieri soldati romani a cavallo. Lungo il percorso e alla fine di esso, il Figlio di Dio troverà la Veronica, la donna che gli asciugò il viso carezzandolo di compassione, incontrerà San Giovanni, poserà il suo sguardo sulla Madonna e sarà avvicinato da Giuseppe D’Arimatea e dal discepolo Nicodemo. Infine, saranno le tre Marie (la Vergine, Maria Maddalena e Maria di Cleofa), a gettarsi ai suoi piedi mentre sulla croce Gesù compirà il suo sacrificio caricando sulle proprie spalle i peccati del mondo. Un ruolo importantissimo, all’interno dell’antico rito, è riservato ai bambini. In processione, vestiti di bianco, i bambini portano i simboli della Passione di Cristo: il gallo, i chiodi, il calice, le scalette e altri emblemi della Via Crucis. Giunti sul calvario, gli stessi bambini indossano una fascia nera, mentre le Marie si velano il capo in segno di lutto aprendo la scena alla Pietà. Imponente e suggestiva è la rappresentazione della sepoltura del Cristo, con un catafalco alto 5 metri, portato a spalla da 12 persone, alla cui sommità alcuni bambini molto piccoli interpretano il ruolo degli angioletti.
Questa è la nostra rappresentazione della passione di Cristo, un evento davvero unico e suggestivo nel suo genere, da vivere assolutamente.