'La distanza tra me e il ciliegio': Paola Peretti protagonista in un doppio incontro a Foggia
“Sto diventando cieca. Questa è la fredda, dura verità”. Proprio come la protagonista del suo romanzo d’esordio, Paola Peretti soffre di una grave malattia agli occhi e sente tutta l’urgenza di dover scrivere, raccontare, rivelare. Ma nelle sue parole non c’è traccia di disperazione, poiché ciò che le sta accadendo è solo “un cambio di prospettiva, non una mancanza: spesso nella vita perdere qualcosa significa acquistare altro, una forza più grande”.
Caso editoriale internazionale, tradotto in 20 paesi, La distanza tra me e il ciliegio (Rizzoli, 2018) è una delle storie più forti e cariche di emozioni di questa stagione narrativa: martedì 22 gennaio, alle ore 19, l’autrice lo presenta nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, conversando con la docente Mariolina Cicerale. L’indomani, mercoledì 23 gennaio, alle ore 11, Paola Peretti incontra gli studenti del Liceo classico V. Lanza, protagonista di un nuovo appuntamento con gli Incontri Extravaganti. “Voglio scrivere. Non posso più aspettare – ha detto l’autrice in una recente intervista – ho gli occhi nelle mani, e quando scrivo vedo meglio anche con la testa”.
La distanza tra me e il ciliegio (Rizzoli, 2018). Mafalda ha nove anni, indossa un paio di spessi occhiali gialli e conosce a memoria Il barone rampante di Italo Calvino. Scappa dai professori arrampicandosi sul ciliegio all’entrata della scuola insieme a Ottimo Turcaret, il fedele gatto che la segue ovunque. Su quel ciliegio, sogna perfino di andarci a vivere, ma tra pochi mesi non lo potrà più vedere perché i suoi occhi si stanno spegnendo e un po’ alla volta, giorno dopo giorno, diventerà cieca. È una bambina curiosa e l’idea di rimanere al buio la spaventa: per questo tiene un diario in cui annota le cose che non potrà più fare, come contare le stelle e giocare a calcio con Filippo, il bullo della classe che parla solo con lei.
Grazie all’aiuto della sua famiglia e dei suoi amici, Mafalda capisce che un altro modo di vedere è possibile. Impara a misurare la distanza dal ciliegio accompagnata dal profumo dei fiori e comincia a scrivere un nuovo elenco: quello delle cose a cui tiene e che riesce ancora a fare. Questa è la storia di Mafalda, ma è anche quella di Paola Peretti, una scrittrice dalla forza contagiosa, che ha voluto scrivere il suo primo romanzo quando ha saputo di avere una grave malattia agli occhi. La distanza tra me e il ciliegio, ancora prima della pubblicazione, è stato tradotto in 20 Paesi diventando un caso editoriale internazionale. Un libro che ci insegna a vedere ciò che ancora non esiste, a lottare per i propri sogni.
Paola Peretti. Nata nel 1986 vicino a Mantova, è cresciuta in provincia di Verona, dove vive. E dove insegna italiano ai bambini immigrati.