Alla scoperta del fumetto…chi manga? Alle 'Marcelline' arriva Andrea Yuu Dentuto
Nell'ambito delle attività di orientamento e continuità la scuola secondaria di primo grado del l'Istituto Marcelline h a dato vita ad un progetto incentrato su un genere artistico- letterario molto amato dai ragazzi: il fumetto. In particolare, gli insegnanti autori del progetto, la Preside, prof. Stefania Tetta, la prof. Rosa Pagano, il prof. Alessandro Di Nucci e la prof. Valentina Matone, hanno guidato i ragazzi alla scoperta della storia del fumetto, focalizzando l'attenzione su un genere che da molti anni è sulla cresta dell'onda: il manga , o fumetto giapponese.
I bambini delle ultime classi della scuola primaria e i ragazzi della scuola secondaria dell'Istituto Marcelline e di altre scuole di Foggia , coinvolte nel progetto, sono stati impegnati in diversi momenti di approfondimento culturale, che li hanno portati a decodificare immagini e segni di un'espressione artistica cosìamata, ma anche molto lontana dai canoni estetici occidentali. I manga (fumetti) e gli anime (cartoni animati) dal Giappone si sono imposti in tutto l'Occidente a partire dagli anni 1980 e tutt'ora sono tantissimi i generi seguiti. I ragazzi hanno scoperto quali sono quelli più diffusi, che tipo di linguaggio viene usato, concentrandosi sull'analisi delle onomatopee, che spesso sono l'unico testo presente in una vignetta o in una scena animata. In questo modo, hanno potuto sperimentare un primo approccio ai caratteri della lingua giapponese, divertendosi ad ascoltarne anche i suoni.
In un secondo momento, i ragazzi si sono cimentati nel disegno: dopo aver scelto il proprio personaggio preferito, lo hanno riprodotto personalizzandolo e si sono, così, preparati alla fase più interessante ed emozionante del progetto, l'incontro con un managaka , un disegnatore di manga. L'Istitu to Marcelline ospiterà - giovedì 5 febbraio a partire dalle ore 15 - il mangaka Andrea Yuu Dentuto , uno dei pochi artisti italiani di fumetti giapponesi, che coinvolgerà i ragazzi in ben tre workshop, uno per ogni fascia d'età dei partecipanti.
Andrea Dentuto ha vissuto in Giappone per quasi 11 anni, tra le sue pubblicazioni più importanti figurano manga originali di Lupin III per la casa editrice Futabasha e illustrazioni per il quotidiano nazionale giapponese Mainichi Shinbun. È intercalatore nella storica Telecom Animation Film di Tokyo per le serie tv Virtua Fighter , Animaniacs. È lo storiografo italiano di Lupin III per il numero di pubblicazioni a livello nazionale. Tornato in Italia, insegna tecniche manga e animazione a Bari e Bitonto con l'associazione Momiji da lui fondata. Organizza incontri presso librerie, eventi legati ai fumetti, ai giochi, al cinema d'a nimazione (LevanteCon e B-Geek).
La passione di Dentuto è nata fin dalla più tenera età: Heidi, Goldrake, Mazinga e Capitan Harlock stregavano in quegli anni tutti i bambini della sua generazione, i quali restavano incantati davanti ai primi manga giapponesi che sbarcavano in Italia. Da quel momento in poi, l'obiettivo di Dentuto è diventato il Giappone, l'Olimpo dell'anime, da lui scalato (non senza difficoltà) a soli 24 anni, con il suo primo ingaggio giapponese alla Telecom Animation Film. " Ho iniziato a lavorare per alcune serie tv sotto la guida del grande Yasuo Otsuka, uno dei maestri di Miyazaki (autore di anime e vincitore di un premio Oscar). Mi assegnò una sedia poco distante dalla sua e spesso interagivo con lui, si avvicinava al mio tavolo e mi spiegava come procedere in alcune scene difficili, era molto disponibile…" , racconta Andrea Dentuto, che in Giappone era "Y?" . "Successivamente, ho deciso di dedicarmi alla realizzazione di manga e ho iniziato a lavorare come assistente ai disegni per autori poco conosciuti, un lavoro stimolante ed anche meglio retribuito. Durante il periodo in cui venne realizzato il film di Hayao Miyazaki "Mononoke Hime" n e disegnai anche alcune scene. Sono stato uno degli intercalatori scelti per lavorare al filmato in animazione promozionale della Telecom diretto da Kazuhide Tomonaga (Laputa, Ponpoko, Conan, ecc.)".
Ritornato in Italia ha continuato a lavorare come disegnatore per svariate case editrici giapponesi, ma soprattutto si è dedicato alla diffusione della sua arte fondando una scuola di disegno e regalando a tanti ragazzi il sogno di diventare un managaka.