rotate-mobile

La fine assurda dell'acqua di Capitanata: milioni di metri cubi della diga di Occhito finiscono in mare

Per motivi di sicurezza la Protezione civile impone che la diga, che potrebbe contenere 250 milioni di metri cubi, ne rilasci circa 40 milioni per evitare piene improvvise. Giuseppe De Filippo: "Due terzi della provincia non irrigua, a me personalmente crea una grande angoscia"

Le piogge e le nevicate dei giorni scorsi hanno riempito la diga di Occhito, l'invaso artificiale al confine tra Puglia e Molise. In questi giorni le paratoie sono state aperte per permettere all'acqua di defluire verso il mare. Per motivi di sicurezza la Protezione civile impone che la diga, che potrebbe contenere 250 milioni di metri cubi, ne rilasci circa 40 milioni per evitare piene improvvise.

Questa norma fu introdotta nel 2006 - spiega il presidente del Consorzio per la bonifica della Capitanata Giuseppe De Filippo - quando l'autostrada e il nodo ferroviario all'altezza di Chieuti andarono sott'acqua. Per spiegare meglio quanti siano 40 milioni di metri cubi di acqua, basti pensare che tutta la provincia di Foggia, per uso abitativo, in un anno ne utilizza 55 milioni.

A pochi mesi dall'estate, quando si avranno problemi di siccità, purtroppo, è indispensabile ma altrettanto impensabile, disperdere questa quantità enorme di acqua. Per ovviare a questo problema sarebbe necessario che altri invasi venissero costruiti, così come da progetti degli anni 80, si attende ancora la cantierizzazione della ormai famosa diga di Piana dei Limiti, a valle di Occhito.

Il paradosso è che i progetti ci sono, i fondi per realizzarlo anche ma nulla viene fatto e, nel frattempo, Foggia e la sua estesa provincia, dovranno fare i conti, anche quest'anno, con la carenza di acqua, sia potabile che irrigua. 

Video popolari

La fine assurda dell'acqua di Capitanata: milioni di metri cubi della diga di Occhito finiscono in mare

FoggiaToday è in caricamento