"Il Gino Lisa sarà base della Protezione civile regionale". Così Michele Emiliano oggi in conferenza stampa nello scalo foggiano assieme al vicepresidente e assessore ai trasporti Antonio Nunziante e gli assessori regionali foggiani Raffaele Piemontese e Leonardo Di Gioia. Dopo lo stop impresso dall'Unione Europa all'indomani della interrogazione dell'europarlamentare Elena Gentile che ha escluso per Foggia la strada intrapresa sulle aree remote (su parere e studio, vi è da dire, anche di esperti del territorio di capitanata), la giunta regionale vira, cambia percorso e trova l'escamotage: puntare sulla procedura SIEG, ovvero far diventare lo scalo servizio di interesse economico generale.

Come? Trasferendo l'intero comparto di protezione civile regionale a Foggia. Da subito. Rafforzandolo anche, considerata anche la particolare situazione di rischio della Capitanata. In questo modo si potrà finanziare al 100% la pista con soldi pubblici senza incappare in stop vari ed eventuali della Unione Europea. Aggiungasi in bando di 7 milioni di euro all'anno, da dividere tra Foggia e Grottaglie, per incentivare i voli delle compagnie low cost e il pacchetto è completo secondo io governatore, che boccia la procedura degli anni passati definendola "completamente sbagliata".

Si ricomincia daccapo, dunque? Non proprio, pare di capire. Tempistiche, ovviamente, non ve ne sono, il primo scoglio sarà quello di rivedere la gara già espletata, se collima cioè con la nuova procedura e su questo non vi è certezza. Ma Emiliano è fiducioso, non ci sta allo scetticismo degli occhi che lo guardano, stigmatizza l'azione della parlamentare Gentile (senza mai nominarla in verità) come un "grande pasticcio", mosso più da divisioni politiche, che ha richiesto "un intervento da 118" su quello che era diventato ormai il capezzale del Gino lisa ed ha invitato il territorio a restare unito.

"Tutta la Puglia investe sul Gino Lisa", ha rimarcato. Non è mancata, in ultimo, una chiosa sul consiglio comunale convocato a Foggia per lunedì 9: "Ci andremo ma è una procedura anomala quella dell'amministrazione Landella. Non si può convocare il governo regionale ad ogni piè sospinto, piuttosto si chiede di essere ricevuti. Ma ci andremo, come si fa con i figli più cari che si sentono trascurati".