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Martedì, 30 Aprile 2024

La Commissione antimafia in Prefettura: "Già nel '97 Foggia era ai livelli di Palermo"

Una giornata dedicata alle audizioni dei principali protagonisti del tessuto sociale foggiano, ricevuti in Prefettura dalla presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo. Quel che ne viene fuori è una fotografia preoccupante, sulla quale le varie forze impegnate stanno lavorando per generare il cambiamento

La commissione parlamentare antimafia è stata oggi a Foggia per analizzare la situazione della criminalità organizzata in Capitanata. Tre i punti fondamentali che la presidente Chiara Colosimo ha evidenziato, a margine delle audizioni delle varie figure del tessuto sociale foggiano, quali Libera, l'associazione antiracket, del procuratore della Dda di Bari e del procuratore di Foggia e dei commissari straordinari: "Già nel 1997 con la sentenza 'Cartagine', sapevamo che qui si era ai livelli di Palermo - spiega la deputata Colosimo -, infatti sono stati dati 15 ergastoli, solo 4 in meno rispetto al maxi processo di Palermo".

Il secondo punto proviene dal Questore di Foggia Ferdinando Rossi, in 16 mesi di attività in questa città, ha dovuto ordinare 10 divieti di svolgimento di funerali. Terzo punto, forse il più preoccupante proviene dai Procuratori: nel 2022 ci sono stati, in tutta la provincia di Foggia 17 omicidi, 3 dei quali compiuti da minorenni.

"La sensazione è quella di una assenza: ho ascoltato le richieste da parte delle associazioni di aiutarle a denunciare, di non sentirsi più sole in un territorio che spesso tale è stato", spiega la presidente della Commissione, accompagnata a Foggia dai vicepresidenti Mauro D'Attis e Federico Cafiero De Raho.

L'analisi si è poi spostata su un altro grave fenomeno da affrontare e arginare, come quello della microcriminalità che, sempre più spesso, a Foggia semina terrore e trasmette una perpetua percezione del pericolo, paradossalmente più alta rispetto alla criminalità organizzata. In ultimo si è affrontato il problema delle candidature per le amministrative di ottobre: negli ultimi giorni le parentele scomode di due dei cinque candidati a sindaco di Foggia hanno destato non poca preoccupazione tra i cittadini che, dopo due anni di commissariamento e un'amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose, tra poco più di un mese si recheranno alle urne.

Il 'caso Foggia' resta quindi all'attenzione della Commissione che porterà a Roma le richieste pervenute tra le quali, necessarie per combattere il crimine, quella di più uomini delle forze dell'ordine e più personale nelle Procure.

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