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Minori in contesti fragili, aggravati da dipendenze e criminalità: "Costruiamo il loro futuro"

I minori protagonisti di un seminario in grado di coinvolgere il mondo del sociale a tutti i livelli: pubblico, privato e scientifico. È Costruire il futuro, un’intera giornata dedicata alle buone prassi e alle pratiche educative per coloro che sono da considerarsi i soggetti più fragili in assoluto

Un seminario organizzato dalla Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, soggetto ospitante, in collaborazione con Associazione Comunità Sulla Strada di Emmaus e cooperativa sociale Kairos, con il patrocinio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, del Garante dei Diritti del Minore, dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia, dell’Università degli Studi di Foggia e del Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza).

La progettualità educativa nelle comunità per minori è finalizzata a percorsi concreti di autonomia,un lavoro sinergico tra Pubblico e Privato Sociale: questo il macro tema sul quale investire risorse e condividere esperienze durante i lavori.

L’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia (Croas), inoltre, riconosce ai partecipanti l’accreditamento per la formazione continua (quattro crediti formativi - Id 48660 - con rilascio di un attestato). Saranno affrontati progetti educativi individuali e generali rivolti ai minori, con un focus dedicato all'esperienza dei “care leavers”.

A dirigere i lavori sarà il direttore della Fondazione, Antonio De Maso, insieme con la presidente Rita De Padova, con il docente Pierpaolo Magliocca (delegato al welfare dell’Unifg) e la presidente Croas, Filomena Matera. Sono intervenuti Giusi Toto, ricercatrice Unifg; Giuseppe Del Grosso, consigliere Ordine Assistenti Sociali Puglia e funzionario Ufficio Garante dei Diritti del Minore della Regione; Elisa Ventura, Area Minori del Cnca; Ivana Montanarella, educatrice della cooperativa Kairos. 

“Chi si occupa di servizi sociali sempre più spesso è chiamato a surrogare il ruolo della famiglia, in difficoltà nella sua attività di prima agenzia educativa – dichiara il direttore della Fondazione Antonio De Maso – ed è per questo motivo che vogliamo ‘Costruire il futuro’: mettere sul tavolo un percorso individuale per il minore, coinvolgendo l’ambito pubblico e quello privato, ossia chi interviene in prima istanza e chi vi subentra, come nel nostro caso. Sono due ‘pezzi’ che devono allinearsi – continua De Maso – rispondendo ai fabbisogni di questi ragazzi che spesso vivono in contesti di estrema fragilità, aggravati da dipendenze e criminalità. L’idea è quella di portarli alla maggiore età con una cassetta degli attrezzi in grado di renderli autonomi, da qui il coinvolgimento diretto del mondo scientifico, affinché possa mettere il minore al centro della progettualità, rispondendo ai suoi bisogni reali”

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