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Sabato, 20 Aprile 2024
Gargano Manfredonia

Da Paestum al Gargano, 230 km a piedi a 67 anni: è Vienna Cammarota

Grande l'accoglienza tributata alla cordinatrice campana di Aigae, che ha raggiunto a piedi l'Oasi Lago Salso dopo un percorso di 230 km partito dalla Valle dei Templi di Paestum

Ha costeggiato le montagne, attraversato fiumi e borghi, incontrato gente che l’ha accolta con calore nelle proprie case. Dopo 230 km di cammino Vienna Cammarota, coordinatrice campana di AIGAE (Associazione italiana Guide escursionistiche) è arrivata questa mattina al’Oasi Lago Salso, la tappa finale di un viaggio cominciato dieci giorni fa dalla Valle dei Templi di Paestum, la sua città natale. Ad accoglierla con grande entusiasmo le centinaia di guide ambientali provenienti da tutta Italia per il Congresso nazionale AIGAE, ospitato per la prima volta in Puglia.

“Non ho usato mappe, né GPS – ha dichiarato Vienna Cammarota al suo arrivo - ho seguito il mio istinto di camminatrice, così come ho già fatto in passato in Israele e Nepal. In questo viaggio mi ha colpito molto la sensibilità della gente che senza conoscermi mi ha ospitato nelle proprie case. Ho dormito anche a terra nella basilica di San Leonardo a Siponto, un’esperienza bellissima che di certo non dimenticherò. Il mio viaggio oggi si conclude, ma soltanto temporaneamente. A settembre ho intenzione di ripercorrere l’itinerario che fece Johann Wolfgang Goethe, quando nel 1786 partì da Karlsbad (Germania) per arrivare a Paestum”.

Vienna Cammarota resterà sul Gargano fino a domenica 20 novembre, giorno in cui si chiuderà la XXIV edizione della Convention nazionale delle guide ambientali organizzata dall’AIGAE (associazione italiana guide ambientali escursionistiche) e dal Parco Nazionale del Gargano. “Chi ama la natura non può che viverci a stretto contatto e Vienna ne è una dimostrazione lampante – ha dichiarato Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano. Siamo ben lieti di ospitarla nella nostra terra che potrà apprezzare in questi giorni. Ritengo si debba puntare molto più convintamente sul turismo sostenibile e sul recupero degli antichi sentieri della fede e prevedere un sistema dell'accoglienza ai camminatori che preveda soste e poste, così come in altre parti d'Europa. Ii cammini devono diventare una vera destinazione e a questo devono necessariamente contribuire le istituzioni, le associazioni e tutti coloro che operano per la tutela dell’ambiente e della natura”.

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