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Giovedì, 25 Aprile 2024

Lesina e Marina ancora da scoprire, Lopane si affaccia nel Gargano ‘trascurato’: “Abbiamo bisogno di infrastrutture e servizi”

Il tour di ascolto dell’assessore regionale al Turismo fresco di nomina fa tappa nel comune lagunare che prova a ragionare in termini di area vasta. Operatori e imprenditori elencano i problemi. Rinnovata attenzione dell'amministrazione per la sua località balneare

Si è fermato a Lesina per la prima volta l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, finora era solo passato di qui. Fresco di nomina, ha inserito il comune lagunare nel suo tour di ascolto. È un po’ la Cenerentola del Gargano, e non è proprio di passaggio, a meno di andarci a bella posta, all’uscita del casello che è una benedizione. “Il Nord della Puglia è stato sempre abbondantemente trascurato”, deve ammettere il sindaco Primiano Di Mauro, che lo accoglie a braccia aperte perché da queste parti non c'è mai stato un gran viavai di assessori regionali e la lista della spesa da portare a Bari è piuttosto lunga.

È la prima tappa della giornata, per poi continuare il suo giro a Cagnano Varano e Rodi Garganico. Incontra le amministrazioni, gli operatori e gli imprenditori accompagnato, oltre che da Patrizia Lusi del suo stesso movimento civico 'Con Emiliano', da un mantra, dopo le belle parole di rito sull’incanto del Gargano: “Facciamo un gioco di squadra”.

L’assessora al Turismo, Elena Centonza, apre i lavori con una presentazione che vale uno spot: Lesina è “una perla alle porte del Gargano ed è frequentata nel periodo estivo da migliaia di turisti”. Sinteticamente, descrive punti di forza e debolezze per poi lasciare la parola al sindaco che fa gli onori di casa e arriva al punto delle “esigenze”, il vero nodo della ricognizione dell’assessore Lopane, “anche perché probabilmente ci sono territori che sono sempre stati poco attenzionati, rispetto ad altri”. Questo è l'altro Gargano ma, soprattutto, qui non è il Salento, e la disparità di trattamento, se non discriminazione, l'hanno sempre avvertita. 

Le infrastrutture sono al primo posto: “Noi abbiamo bisogno di normalità – afferma ai microfoni di FoggiaToday il sindaco Primiano Di Mauro - Abbiamo bisogno di servizi essenziali a Marina di Lesina, dobbiamo arrivarci, abbiamo bisogno di sistemare le strade”. Pubblicamente, ribadisce e ammette che la vicina località balneare “negli anni è stata poco attenzionata”, e non ne fa mistero da quando si è insediato. Dal pubblico puntualizzeranno: “Siamo abbandonati”.

Il sindaco ha invitato anche il collega di Cagnano, Michele Di Pumpo, perché ha in mente “una terra dei laghi”. Poi, nella sala consiliare, gli operatori della zona, i ristoratori, gli imprenditori che hanno investito coraggiosamente sul territorio, prospettano all'assessore regionale quella realtà nuda e cruda fatta di problemi, ormai atavici. Ci sono anche gli operatori di un settore fiorente che qui ha ingranato relativamente di recente: i charter, gommoni e barche, per le escursioni alle Isole Tremiti.

Si vive di turismo mordi e fuggi, e non è un granché, perché mancano servizi, infrastrutture e ricettività; la Marina è rimasta indietro, e a volersi trasferire lì non ci sono pullman, guardia medica e tutta una sfilza di impellenze. Hanno raccontato all’assessore regionale che si tratta di un territorio ancora tutto da scoprire. Non si possono aspettare le infrastrutture per farlo conoscere ma occorre implementare subito i servizi e partire dall’esistente. “Il servizio parte dall’accoglienza della guida turistica e finisce con i servizi che possono offrire le strutture alberghiere ed extralberghiere”, è questa la “destinazione turistica” per come la intende Lopane che ha promesso di tornare, con i tecnici al seguito.

I lesinesi confidano nella sua sensibilità, sperano in definitiva che sia la volta buona. Stanchi di chiacchiere, vogliono programmazione, progetti, obiettivi. Finché non vedono non ci credono. Di certo, non si era mai sentito parlare così tanto di Marina di Lesina, una piccola rivoluzione in quella Lesina da sempre considerata una ‘matrigna’ a dieci chilometri in direzione mare. Con i primi lavori, il sindaco ha voluto mostrare il cambio di passo, ne ha programmati altri tra strade, piazze e la riqualificazione completa dell’area mercatale. Con l’aiuto della Regione spera nella “svolta”. Ora, bisogna trovare il modo di arrivarci.

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