Il legale Pierpaolo Fischetti: "Una assurdità concettuale e giuridica che mostra la corda. Lo stesso sostituto procuratore generale di udienza, lette le indagini difensive all’epoca prodotte, ha chiesto l’assoluzione per l’imputato"
Questa mattina, l'udienza preliminare per il procedimento a carico di Giuseppe Papantuono, il 65enne accusato dell'omicidio del maresciallo Vincenzo Di Gennaro e del tentato omicidio del collega Pasquale Casertano, a Cagnano Varano. Chiesto il rinvio a giudizio, udienza fissata per il prossimo 2 marzo, in Corte d'Assise, a Foggia. Il difensore Angelo Di Pumpo: "Era sotto effetto di cocaina, non ricorda nulla" | IL VIDEO
Assenti i familiari della vittima e il collega Casertano. Durante l’udienza, che si sta svolgendo a porte chiuse davanti al gup Michela Valente, sono state ammesse tutte le parti civili. In corso l'interrogatorio dell'imputato
La lettera di Iannoli è stata al centro dell’udienza del processo con rito abbreviato che vede alla sbarra i cugini Iannoli, i due viestani ritenuti appartenenti al clan del defunto Girolamo Perna, accusati di porto illegale di armi e del tentato omicidio, aggravato dalla mafiosità, del boss antagonista Marco Raduano.
I genitori e la sorella di Amato Di Paola si affidato al legale Antonio Merlicco costituendosi parte civile nel procedimento. I familiari preannunciano ferma opposizione acchè l'imputato Sebastian Ganci venga ammesso al giudizio allo stato degli atti
La sentenza è stata pronunciata dal Gup Armando dello Iacovo, al termine del processo con rito abbreviato, chiesto ed ottenuto dai due imputati, arrestati a giugno di quest'anno con l’accusa è di furto pluriaggravato e fabbricazione e detenzione di materiale esplodente. Si cercano ancora altri due complici
Fissata il 30 gennaio l'udienza preliminare a carico dell'uomo che uccise il maresciallo e ferì il carabiniere Pasquale Casertano lo scorso 13 aprile, durante un servizio di pattuglia
Il fatto risale alla notte del 20 novembre 2016. Lo sconto di pena della sentenza in Appello per il 22enne Ciro Gabriele Corvino, accusati di omicidio stradale e lesioni, deriva dall'accoglimento dell’attenuante del concorso di colpa
Prosegue a ritmi serrati il processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Foggia in composizione monocratica a carico della donna imputata di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali aggravate
I magistrati gli contestano l’omicidio e il tentato omicidio dei due carabinieri, pluriaggravati dai motivi futili e abietti, ma non dalla premeditazione. Nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza preliminare davanti al gup
Insieme ad altri due complici (non ancora identificati), sono accusati degli eclatanti furti messi a segno a Foggia, ai danni della Banca Popolare di Milano in piazza Giordano e della Banca Popolare di Novara, in via Da Olivadi
E’ quanto richiesto dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico degli imputati del processo ‘Decima Azione’, nella tranche che si sta celebrando con rito abbreviato, a Bari
È questa la richiesta del pm della DDA di Bari, Ettore Cardinali, per i due viestani accusati di essere gli esecutori materiali del tentato omicidio al capoclan avversario, il 36enne Marco Raduano, ex luogotenente di Angelo Notarangelo e ora a capo degli 'scissionisti'
Questa mattina, a Foggia, è iniziato il processo 'Decima Azione' per 4 dei 29 imputati, quelli che saranno giudicati con rito ordinario. Tra le parti civili costituitesi oggi, anche Confindustria Foggia e Puglia. A loro il compito di colmare il vuoto lasciato dagli imprenditori taglieggiati.
Prima udienza fissata al 26 novembre. Costituite parti civili l'associazione 'Panunzio' e Confindustria Puglia e Foggia, che si aggiungono a Regione Puglia, alla Federazione Antiracket di Tano Grasso e al Comune di Foggia
Definito il calendario delle udienze per i 25 imputati (su 29 totali) che hanno scelto ed ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato (che comporta lo sconto di un terzo della pena) davanti al gup di Bari, Giovanni Anglana
Le condanne, emesse dal gup Protano per complessivi otto anni e sei mesi, fanno riferimento all'attentato ai danni della profumeria 'Gattullo' di via Lecce e agli incendi alla friggitoria 'Mordi e gusta' di piazza De Sanctis
La moglie di uno dei due fratelli uccisi il 9 agosto 2017 racconta gli ultimi momenti condivisi col marito: "Mio marito era l'uomo più pacifico del mondo"
L'uomo era stato arrestato dai carabinieri di Melfi, che lo avevano sorpreso con un quantitativo di stupefacente pari a 900 dosi giornaliere. Condannato con pena sospesa, il 40enne di origine ucraina è ora libero, non gravato da alcuna misura
Queste le parole pronunciate dal Collegio della II Sezione Penale del Tribunale di Foggia all'esito del procedimento in corso nei confronti di un cittadino polacco di 59 anni, arrestato dalla polizia il 2 giugno 2017
Pene oscillanti dai 2 agli 8 anni. Gli avvocati difensori chiederanno assoluzioni per i loro assistiti e, in subordine, l’esclusione dell’aggravante della mafiosità
Ieri mattina, davanti al giudice è comparso il primo dei quattro imputati, maggiorenne, condannato alla pena di 3 anni di reclusione per lesioni aggravate e tentata rapina. Il processo si è svolto a porte chiuse, assente la vittima
"Vogliamo verità, vogliamo sapere cosa è successo quella mattina del 9 agosto 2017 e perché mio marito e mio cognato non sono più con noi". L'appello delle vedove dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti di mafia.
Il racconto della mattina del 9 agosto di due anni fa, secondo l'agricoltore Antonio Pazienza, uno degli ultimi teste chiamati a deporre nell'ambito del processo a Giovanni Caterino, presunto 'basista' della strage di San Marco.
Questa mattina, seconda udienza del processo a carico di Giovanni Caterino, che verrà celebrato in Corte d’Assise di Foggia.Saranno presenti anche le vedove dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani, Marianna e Arcangela