A San Giovanni Rotondo l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti si è accorta di un ammanco consistente di gasolio, che i due, padre e figlio, asportavano dai mezzi e li travasavano in bidoni da 25 litri
Le ipotesi di reato sono gravi: di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato e rivelazione di segreto d’ufficio. I dettagli dell'operazione 'Doppio Alfa'
L'uomo, 54enne del posto, è accusato di peculato e autoriciclaggio. Al termine dell'interrogatorio di garanzia, il Gip Bencivenga ha concesso all'ex funzionario il regime degli arresti domiciliari
Si tratta di un 52enne di San Nicandro Garganico, operatore di registrazione presso la sede garganica della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Foggia. Oltre all'arresto, i finanzieri del Comando provinciale di Foggia hanno eseguito anche un sequestro di beni per equivalente
Iaccarino avrebbe manifestato la volontà di dimettersi dalla carica di consigliere comunale, dalla quale è stato sospeso dal prefetto di Foggia, Raffaele Grassi. Gli avvocati difensori - i legali Antonio Ciarambino e Potito Marucci – non hanno presentato istanza di revoca della misura
Le parole gip Antonio Sicuranza, messe nero su bianco nelle 56 pagine dell’ordinanza che, lo scorso venerdì mattina, ha portato all’arresto di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale di Foggia, arrestato insieme al consigliere Antonio Capotosto (quest’ultimo ai domiciliari). Con loro, anche l’imprenditore Francesco Landini, sottoposto a obbligo di firma
Bufera in Comune di Foggia con l'arresto dei Consiglieri comunali Leonardo Iaccarino e Antonio Capotosto. Nelle carte dell'ordinanza, il gip mette a fuoco la serie di episodi di peculato di cui è accusato l'ex presidente del Consiglio comunale
Notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad un Dirigente della Provincia ritenuto responsabile del pagamento di un’ammenda, avvenuto con i fondi finanziari dell’Ente pubblico, comminatagli per delle violazioni in materia di sicurezza accertate dai vigili del fuoco dopo un controllo ispettivo
Apricena è con Antonio Potenza, il sindaco di Apricena finito agli arresti domiciliari insieme all'assessore Augelli e all'imprenditore Bianchi, per concussione, peculato e abuso d'ufficio nell'ambito dell'operazione Madrepietra
Agli arresti domiciliari il sindaco Antonio Potenza, l'attuale assessore alla sostenibilità ma all'epoca dei fatti consigliere comunale, Ivan Augelli, l'imprenditore edile Matteo Bianchi
Al sindaco di Apricena della Lega Antonio Potenza si contestano i reati di concussione, peculato e abuso d'ufficio. Ai domiciliari anche l'assessore, all'epoca dei fatti consigliere comunale, Ivan Augelli e Matteo Bianchi, imprenditore edile
L’uso dell’autovettura è risultato giustificato e coerente con la funzione istituzionale, ma il primo cittadino non dimentica le accuse di giornali e dell’opinione pubblica: “Valuterò se adire le vie legali verso chi mi ha diffamato”
Il sindaco di Manfredonia sull’inchiesta della Procura di Pescara: “La mia difesa non può che essere affidata alla sede istituzionale, nella quale rappresenterò la mia innocenza”
Agli arresti domiciliari è finito il docente universitario Luigi Panzone. Obbligo di dimora anche per l'imprenditore foggiano Michele D'Alba e Angelo Riccardi
I componenti del partito di centrodestra chiedono che il sindaco di Manfredonia convochi e riferisca in consiglio comunale gli eventi per i quali risulta indagato
Il sindaco di Manfredonia è indagato per corruzione, falso e peculato. "Non ho mai sostenuto un esame con il prof. Panzone e non l'ho mai favorito". Angelo Riccardi si è detto fiducioso nell'operato della Magistratura
Il sindaco di Manfredonia è indagato insieme al prof. Luigi Panzone e all'imprenditore Michele D'Alba. E' accusato delle ipotesi di reato di falso, peculato e corruzione
Lanfranco Tavasci e Giuseppe Corriero sono accusati di peculato per un presunto buco superiore ai 20 milioni di euro, importo riscosso per conto della metà dei comuni della provincia di Foggia tra il 2011 e il 2012
Due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Giuseppe Corriero e Lanfranco Tavasci. L'inchiesta muove da una contestazione del comune di San Marco in Lamis che aveva denunciato un ammanco di circa 250mila euro