I sicari, secondo la prima ricostruzione del caso, lo hanno atteso sotto casa, aprendo il fuoco: l'uomo è rimasto ferito da più colpi di arma da fuoco (ancora non è chiaro se fucile o pistola) e le sue condizioni sarebbero gravi
A meglio definire alleanze e schieramenti vi è un episodio emblematico, presente nell'ordinanza, e che riguarda l'acquisto dell'abito del funerale per Silvestri
Una lunga ed articolata attività d’indagine, protrattasi per circa due anni, condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato all'arresto di due persone responsabili a vario titolo dell'omicidio di Giuseppe Silvestri, avvenuto all’alba del 21 marzo 2017 a Monte Sant’Angelo.
Uno risponde di omicidio, l'altro di favoreggiamento. Risolto il primo dei tre delitti del '21 marzo'. L'episodio si inserisce nell'ambito della guerra per il predominio del territorio, tra i clan Li Bergolis e quello dei Lombardi-Ricucci-Romito
Le indagini dei carabinieri avevano evidenziato il ruolo di primo piano che Enzo Miucci aveva avuto tra i favoreggiatori del latitante, sia per garantirgli costanza e continuità nell'assistenza che per sfuggire agli stessi sicari
Così il Procuratore Capo di Bari, Giuseppe Volpe in merito all'operazione che ha portato all'arresto di Giovanni Caterino, uno degli uomini che partecipò al quadruplice omicidio del 9 agosto 2017
Svolta nelle indagini del qudruplice omicidio del 9 agosto 2017 a San Marco in Lamis: furono uccisi il boss Mario Luciano Romiti e suo cognato e i fratelli Luigi e Aurelio Luciani
Azione delle forze di polizia nel Comune recentemente sciolto per infiltrazioni mafiose. La revoca è relativa ad uno stabilimento marittimo, a seguito di Interdittiva Antimafia della Prefettura di Foggia
Contestata l’aggravante dell’art. 416 bis 1. Per gli inquirenti è risultato evidente come l'associazione fosse caratterizzata dall’aggravante del metodo mafioso e dal fine di agevolare la compagine criminale di riferimento
Numerose le misure restrittive eseguite. I reati contestati sono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di numerose armi da sparo, reati tutti aggravati dal contesto mafioso
I dettagli dell'operazione condotta lo scorso 21 agosto sul Gargano, messo a segno dagli agenti del "Gruppo Gargano", con il coordinamento della DDA di Bari. Arrestati Claudio e Giovanni Iannoli
L'indagine è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. I provvedimenti seguono a breve distanza altre misure cautelari eseguite dai Carabinieri di Foggia nei confronti di altri pregiudicati di spessore
In manette sono finiti Giuseppe Stramacchia, di 32 anni, Fedele Romano, di 33, e Christian Hdiouech, di 27, tutti e tre pregiudicati. La droga era conservata in una busta con impressa la lettera 'C'
Il Gargano come una 'bomba ad orologeria': in campo una pluralità di gruppi criminali (basati essenzialmente su vincoli familiari), dove marcata risulta l’ascesa delle giovani leve in cerca di una propria autonomia
Sul Gargano la situazione è incandescente. La città del Pizzomunno è terra di conquista per boss emergenti, impegnati in una guerra senza sconti: dall'omicidio del boss Angelo Notarangelo, sono 9 i morti ammazzati
La vittima dell'omicidio è Gianmarco Pecorelli, di 22 anni, ucciso con numerosi colpi di pistola; ferito (non si conosce ancora la gravità) il 32enne Christian Pio Trimigno
Era ricercato dallo scorso 23 febbraio, ovvero da quando era riuscito a sottrarsi all'arresto nell'ambito dell'operazione "Nel nome del padre", della Guardia di Finanza. Un arresto e una denuncia per favoreggiamento personale
Dai domiciliari al carcere: è stato accompagnato alla casa circondariale di Foggia, il 28enne Girolamo Perna, ritenuto elemento di spicco della criminalità viestana. L'uomo è stato arrestato dalla polizia perchè, ai domiciliari, accoglieva pregiudicati nella sua abitazione contravvenendo a quanto stabilito per la detenzione domiciliare
Il 28enne, scampato ad un agguato nel settembre 2016, è ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco dell’omonimo clan operante nella cittadina garganica
Durante i controlli, incastrato un 34enne del posto: in soffitta nascondeva una vera e propria "Santabarbara". Sequestrate cinque pistole, un fucile e un fucile mitragliatore, diversi kg di stupefacente e anche una bomba artigianale del peso di due kg
Domani la sottoscrizione del documento che garantirà l'accesso ai finanziamenti necessari per l’installazione di telecamere in zone sensibili della città, quale misura della strategia di contrasto al crimine organizzato
E' quanto scoperto dai carabinieri a carico del pluripregiudicato Marco Raduano. La violazione risale allo scorso 21 marzo, proprio quando era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco esplosi contro con l'intenzione di ucciderlo
I Reparti della Polizia di Stato saranno presenti ogni giorno della settimana ed intensificheranno i servizi info – investigativi, anche in considerazione dell'incremento esponenziale della popolazione turistica sul territorio