Omicidio Giuseppe Silvestri a Monte Sant'Angelo. Ergastolo a Matteo Lombardi. Inflitti anche 3 anni di reclusione per Antonio Zino, accusato di favoreggiamento
Tre anni fa, i due agricoltori di San Marco in Lamis furono assassinati durante l’agguato teso al boss Mario Luciano Romito e al cognato Matteo De Palma
La lettera di Iannoli è stata al centro dell’udienza del processo con rito abbreviato che vede alla sbarra i cugini Iannoli, i due viestani ritenuti appartenenti al clan del defunto Girolamo Perna, accusati di porto illegale di armi e del tentato omicidio, aggravato dalla mafiosità, del boss antagonista Marco Raduano.
Sulla vicenda indagano i carabinieri. I militari hanno repertato sull'asfalto 6 bossoli calibro 7,62. L'agguato è avvenuto all'esterno di una azienda sipontina, il cui sistema di videosorveglianza non è funzionante da mesi
Operazione di Polizia e Finanza all'alba sul Gargano. Ingenti sequestri di beni sono stati effettuati in collaborazione con lo SCICO delle fiamme gialle
È questa la richiesta del pm della DDA di Bari, Ettore Cardinali, per i due viestani accusati di essere gli esecutori materiali del tentato omicidio al capoclan avversario, il 36enne Marco Raduano, ex luogotenente di Angelo Notarangelo e ora a capo degli 'scissionisti'
L'iniziativa del comitato provinciale di 'Ultimi' di Don Aniello Manganiello, per dare testimonianza della voglia di riscatto del territorio dopo l’ultimo omicidio, giudicato un "messaggio mafioso rivolto a tutta la comunità"
Ucciso a colpi di fucile Pasquale Ricucci, 45enne di Monte Sant'Angelo ucciso a colpi di fucile nei pressi della sua abitazione, in via San Pietro, in località Macchia. L'uomo è ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco della criminalità organizzata locale. Sull'accaduto sono in corso i rilievi e le indagini dei carabinieri | IL VIDEO
A Prima dell'Alba la storia di Francesco Armiento e l'appello di mamma Luisa Lapomarda. Il pentito di mafia Antonio Niro si rivolge a chi sa dove si trova: "Farò recapitare io il messaggio"
Un importante spunto investigativo emerso dalle carte dell’ordinanza firmata dal giudice Giovanni Englana, relativa alla richiesta di misura cautelare per i cugini Giovanni e Claudio Iannoli, accusati del tentato omicidio a Raduano
E' il secondo fatto di sangue della "triade del 21 marzo" ad avere la risposta dello Stato. Questa mattina, la notifica dell'arresto in carcere, dove i due sono già ristretti, rispettivamente a Terni e Siracusa
Sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri; il fatto di sangue si inserisce nella sanguinosa guerra di mafia in corso sul Gargano, dove la criminalità è in fase di riassestamento, tra boss in ascesa e nuove alleanze
I sicari, secondo la prima ricostruzione del caso, lo hanno atteso sotto casa, aprendo il fuoco: l'uomo è rimasto ferito da più colpi di arma da fuoco (ancora non è chiaro se fucile o pistola) e le sue condizioni sarebbero gravi
A meglio definire alleanze e schieramenti vi è un episodio emblematico, presente nell'ordinanza, e che riguarda l'acquisto dell'abito del funerale per Silvestri
Una lunga ed articolata attività d’indagine, protrattasi per circa due anni, condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato all'arresto di due persone responsabili a vario titolo dell'omicidio di Giuseppe Silvestri, avvenuto all’alba del 21 marzo 2017 a Monte Sant’Angelo.
Uno risponde di omicidio, l'altro di favoreggiamento. Risolto il primo dei tre delitti del '21 marzo'. L'episodio si inserisce nell'ambito della guerra per il predominio del territorio, tra i clan Li Bergolis e quello dei Lombardi-Ricucci-Romito
Le indagini dei carabinieri avevano evidenziato il ruolo di primo piano che Enzo Miucci aveva avuto tra i favoreggiatori del latitante, sia per garantirgli costanza e continuità nell'assistenza che per sfuggire agli stessi sicari
Così il Procuratore Capo di Bari, Giuseppe Volpe in merito all'operazione che ha portato all'arresto di Giovanni Caterino, uno degli uomini che partecipò al quadruplice omicidio del 9 agosto 2017
Svolta nelle indagini del qudruplice omicidio del 9 agosto 2017 a San Marco in Lamis: furono uccisi il boss Mario Luciano Romiti e suo cognato e i fratelli Luigi e Aurelio Luciani
Azione delle forze di polizia nel Comune recentemente sciolto per infiltrazioni mafiose. La revoca è relativa ad uno stabilimento marittimo, a seguito di Interdittiva Antimafia della Prefettura di Foggia
Contestata l’aggravante dell’art. 416 bis 1. Per gli inquirenti è risultato evidente come l'associazione fosse caratterizzata dall’aggravante del metodo mafioso e dal fine di agevolare la compagine criminale di riferimento
Numerose le misure restrittive eseguite. I reati contestati sono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di numerose armi da sparo, reati tutti aggravati dal contesto mafioso
I dettagli dell'operazione condotta lo scorso 21 agosto sul Gargano, messo a segno dagli agenti del "Gruppo Gargano", con il coordinamento della DDA di Bari. Arrestati Claudio e Giovanni Iannoli