La Cassazione conferma: "Non c'erano validi motivi per perquisire casa e studio di Bufano". Metta furibondo: "Volevano colpire me"
"L’obiettivo ero io", confessa Metta. "Mi dispiace che nel tentativo di colpire me sia stato inflitto questo dolore all’assessore Bufano il quale non era colpevole di nulla ed oggi non è stato assolto da nulla, siamo ancora in una fase istruttoria”