Il col. Marco Aquilio, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, spiega il sistema ben articolato “che serviva a introdurre cittadini/e provenienti dal Marocco su territorio nazionale attraverso la combinazione di matrimoni e soprattutto la produzione di documentazione spesso falsa per ottenere permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare sul territorio italiano” Alcuni soggetti in concorso tra loro, individuavano l’uomo (o la donna) al quale veniva corrisposta una somma di due o tremila euro e il biglietto per il Marocco. Qui si sposava con la persona che invece voleva ottenere l’ingresso in Italia e che pagava circa 10mila euro. Una quindicina in tutto i casi accertati per un volume d’affare di circa 150mila euro. Producevano poi la documentazione all’Ambasciata italiana in Marocco per la registrazione all’anagrafe italiana e l’ottenimento del visto. Infatti, le indagini sono scattate in seguito all’invio da parte dell’Ambasciata d’Italia a Rabat alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia di una nota informativa in cui veniva segnalato che una cittadina italiana, di Manfredonia, aveva richiesto un certificato di idoneità matrimoniale riguardante un cittadino marocchino, esibendo una busta paga apparentemente non veritiera, e che tale episodio consentiva perciò di ritenere potesse trattarsi di un matrimonio “di comodo”. La Procura aveva allora delegato le indagini all’Arma di Manfredonia, che aveva subito avviato una complessa indagine, sviluppata dal proprio Nucleo Operativo, anche a mezzo di attività tecniche e prolungati servizi di osservazione, pedinamento e controllo.
Organizzavano matrimoni fittizi per favorire l’immigrazione illegale: 19 persone arrestate, tra cui anche giovanissime ragazze. Per otto è scattata la custodia cautelare in carcere, mentre per 11 quella domiciliare
Otto colpiti da custodia in carcere e 11 agli arresti domiciliari. Organizzavano matrimoni di comodo per favorire l’immigrazione illegale, fino a 2mila per chi stava al gioco. Un business da 10mila euro a matrimonio
Si tratta di Ugo Ugolini di Brindisi, sorpreso dalla polizia di Cerignola in un appartamento di un pregiudicato della città ofantina, denunciato per favoreggiamento
Gli arrestati sono 21, tra cui il presidente del Consiglio comunale di Cerignola, che accusato di favoreggiamento, è tornato libero il 7 giugno. Due sono sfuggiti alla cattura
Il direttore della Asl di Foggia avrebbe favorito l'amministratore unico di Sanitaservice nel tentativo di eludere le investigazioni dell'autorità sul presunto reato che avrebbe commesso Antonio Di Biase