Roberta Nesto, coordinatrice del G20s, associazione che raggruppa le più importanti città balneari italiane (sono 26) e che sommate rappresentano quasi il 30% delle presenze turistiche del Paese, ha idee molto chiare su come affrontare il tema delle concessioni:
Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'attività, con dedica speciale agli haters, i titolari si dicono sconcertati. Chiedono almeno una concessione di altri 10 anni
Il Consiglio di Stato ha stabilito che dal 1° gennaio 2024 le concessioni per finalità turistico-ricreative cesseranno di produrre effetti e per questo dovranno essere messe a gara nel rispetto delle norme dell’ordinamento dell’Unione Europea. Il caso del Why Not? Beach Club di Marina di Chieuti: "Abbiamo aperto solo nel 2018 e investito 300mila euro"
Salta, per il momento, l'allestimento di villaggi, campeggi e spiagge. Morale degli imprenditori a terra. C'è ancora incertezza sulle manutenzioni e si attende l'interpretazione autentica del Dpcm. Sib: "Dal governo per noi zero"